In seguito all’omicidio dell’attivista repubblicano statunitense Charlie Kirk, il governo italiano ha deciso di innalzare le misure di sicurezza per i vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini, non è stata invece aumentata la tutela della premier Meloni. La decisione è stata presa questa mattina al termine di una riunione operativa presso la prefettura di Roma.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, aveva già disposto venerdì scorso una circolare che ordinava una revisione dei protocolli di sicurezza per le personalità istituzionali, alla luce del clima di crescente tensione sia a livello nazionale che internazionale. Le minacce ricorrenti rivolte ad alcuni esponenti politici hanno spinto le autorità a rafforzare i dispositivi di protezione, portandoli a un livello più alto. Questo livello prevede l’impiego di due o tre auto blindate per ogni personalità, ciascuna con tre agenti a bordo, e un apparato di sicurezza visibilmente più robusto.

Secondo quanto riferito, Tajani e Salvini avevano scelto, dall’inizio della legislatura, una scorta di secondo livello, considerata ora insufficiente dagli apparati di sicurezza dopo l’evento negli Stati Uniti. Ieri, durante un’apparizione pubblica, i due leader sono stati circondati da un dispositivo di protezione notevolmente potenziato. 

Il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, intervenendo a margine del Question Time al Senato, ha confermato il potenziamento delle misure di sicurezza, sottolineando la necessità di abbassare i toni nel dibattito pubblico. “Il clima non è dei migliori. Invito tutti ad abbassare i toni. Io oggi non ho offeso nessuno”, ha dichiarato Tajani, evidenziando l’importanza di un linguaggio moderato per evitare di esacerbare le tensioni.

Condividere.
Exit mobile version