Una studentessa di 17 anni del ravennate sarebbe stata narcotizzata e violentata dall’allora fidanzato 19enne nell’auto di quest’ultimo dopo una cena in un locale. La denuncia della minorenne risale ai mesi scorsi e ieri il giovane – indagato per violenza sessuale aggravata – ha negato ogni accusa nell’interrogatorio davanti al pm di Ravenna Francesco Coco e agli agenti della squadra mobile. La violenza sarebbe avvenuta, secondo quando riporta il ‘Resto del Carlino’, la sera del 21 dicembre.
Nella denuncia, la 17enne ha raccontato che con il fidanzato erano andati a cena in un ristorante a Lugo e poi, lungo la strada del ritorno, il ragazzo aveva parcheggiato l’auto in un parcheggio sterrato e fuorimano. A quel punto il 19enne, sempre secondo quanto denunciato, avrebbe tirato fuori dal vano portaoggetti una bomboletta spray e si era spruzzato il contenuto su una mano per poi strofinargliela sulla bocca. La ragazza avrebbe quindi accusato immediatamente intorpidimento e tremolii, seguiti da un generale stato di malessere e conati. Poi ci sarebbero stati gli abusi ai quali lei aveva cercato invano di opporsi.
Da quella sera la 17enne aveva interrotto immediatamente la relazione e, dopo essersi fatta visitare, aveva presentato la denuncia. Successivamente la polizia ha sequestrato il cellulare del 19enne e ha trovato, nel parcheggio dove i due si sarebbero fermati, un paio di guanti, sui quali sono in corso le analisi.
Ieri nell’interrogatorio in questura il ragazzo ha però negato tutto. Assistito dagli avvocati Nicola Laghi e Antonio Diogene, ha riferito di avere tentato invano dopo quella notte di ricontattare la ragazza per chiederle conto del suo improvviso mutismo. Poi, ha detto ha ancora, ha cercato di andare a casa di lei per avere risposte ricevendo però dai familiari un preciso ordine: di non farsi più vedere. A suo dire, il rapporto era iniziato in maniera consenziente, non avrebbe utilizzato alcuna sostanza sulla fidanzata e come si è reso conto che stava male l’ha riaccompagnata a casa.