Il prossimo 30 aprile scade l’obbligo di indossare le mascherine negli ospedali, nelle Rsa e nelle strutture socio sanitarie e socio assistenziali (ambulatori e gli studi medici compresi), così come stabilito a ottobre 2022 dal ministro della Salute Orazio Schillaci. Al ministero si sta dunque lavorando a una nuova ordinanza anti-Covid che entrerà in vigore, per le strutture sanitarie, a partire dal 1° maggio.
Secondo quanto emerso dall’ultima riunione degli esperti al dicastero, si va verso un alleggerimento delle misure, come già anticipato in precedenza da Schillaci: l’utilizzo delle mascherine dovrebbe restare obbligatorio solttanto nei reparti con pazienti fragili e nelle terapie intensive. Inoltre, i tamponi sui nuovi arrivi e ricoveri in Pronto soccorso saranno effettuati solo ai sintomatici.
Bassetti: «Mascherina? Da usare solo in stanze con pazienti fragili o se si va a trovare un familiare ricoverato»
«Mi sembrano molto ragionevoli e le condivido al 100%», ha commentato a riguardo l’infettivologo Matteo Bassetti, direttore Malattie infettive dell’ospedale policlinico San Martino di Genova, che già nelle scorse settimane si augurava una limitazione all’uso dei dispositivi in ospedali e Rsa: «Dobbiamo però uscire dalla dimensione dell’obbligo, è il momento di trattare il Sars-Cov-2 come altri virus simili – aveva dichiarato a metà aprile – il Coronavirus oggi non è più grave rispetto ad altri virus respiratori».
Giusto allentare le misure, quindi, ma mantenendo sempre alta l’attenzione sulla tutela dei pazienti fragili: «Se io parlo di un paziente durante una riunione con i colleghi, posso non mettere la mascherine. Ma se un medico entra in una stanza di un paziente fragile, o un visitatore va a trovare un familiare, non ci sono dubbi che si debba indossare la mascherina», ha precisato nuovamente Bassetti.