Era stato annunciato ed è arrivato, dopo 24 ore di polemiche seguite alla confessione di Moussa Sangare, origini nordafricane e cittadinanza italiana, dell’omicidio di Sharon Verzeni: la Lega presenterà un ordine del giorno al ddl sicurezza in discussione alla Camera da martedì prossimo per impegnare il governo “a ricusare la cittadinanza agli stranieri condannati per gravi delitti verso lo Stato e verso le persone. Inoltre, se durante il procedimento per acquisire la cittadinanza ci sono dei gravi reati contestati, si chiede di sospendere il termine che permette di arrivare al rilascio”. Lo spiega all’agenzia di stampa LaPresse la deputata della Lega, Laura Cavandoli. “Chiaramente – aggiunge – se c’è un’assoluzione la sospensione viene cancellata mentre se invece si arriva a condanna è chiaro che l’effetto è quello di precludere la cittadinanza”. L’obiettivo, ribadisce, è quello di sospendere la procedura per la richiesta della cittadinanza a chi viene contestato un delitto grave verso lo Stato e verso le persone. “In questo modo – sottolinea – si dà più valore alla cittadinanza. Il nostro interesse è la sicurezza, anche sociale, che passa necessariamente anche dalla cittadinanza italiana”. Per quanto riguarda le tempistiche, conclude Cavandoli, “abbiamo ancora una settimana perché il provvedimento approderà in Aula martedì 10 settembre, e dobbiamo capire se verrà chiesta la fiducia o meno”.
Il leader della Lega e vicepremier Matteo Salvini, poche ore fa aveva dichiarato, in merito all’omicidio di Sharon Verzeni: “Mando un abbraccio alla famiglia e una preghiera per lei. Che un cittadino italiano di origini africane abbia accoltellato senza motivi uccidendo una ragazza per strada è un tragico fatto di cronaca. Non c’è una connotazione razziale. Fosse stato un finlandese, un eschimese o un biassonese sarebbe stato lo stesso un dramma. Il problema è la malafede di certa sinistra che vede il male ovunque a prescindere”.
Anche il senatore leghista Claudio Borghi aveva postato sui social diversi riferimenti alla cittadinanza italiana dell’assassino di Terno d’Isola. Così come la deputata salviniana Laura Ravetto: “Davvero sono questi i nuovi italiani a cui aspiriamo?”. Mentre il deputato del Carroccio Rossano Sasso accusa sinistra e femministe di coprire il caso. “È questa la dimostrazione che con la cittadinanza italiana non scattano in automatico integrazione e inclusione? Per lei non si mobiliteranno femministe, giornalisti, cantanti, influencer; abbiamo il dovere di svegliare le coscienze”.