“Nutro rispetto per i giudici. Noi la battaglia la faremo all’interno dei meccanismi giudiziari. Battaglia nel senso di affermazione in punto di diritto internazionale europea e nazionale. Ricorreremo e arriveremo fino alla Cassazione. Qui si nega il diritto del governo di attivare procedure accelerate: fare in un mese quello che altrimenti avviene in tre anni”. Così il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi in conferenza stampa a Ventimiglia in merito alla decisione del tribunale di Roma sui migranti nel centro in Albania. “Non è colpa dei giudici, è colpa di un’evoluzione del nostro diritto che porta a stabilire che il governo, lo Stato e il legislatore non ha il diritto di legiferare per attivare una procedura più veloce. Non ci aspettavamo una decisione in maniera così massiva, ma evidentemente c’è stato un ricompattamento dei tribunali”, ha aggiunto Piantedosi. 

C’è “identità di vedute” in tema di politiche sull’immigrazione e non solo con il nuovo governo francese guidato da Michel Barnier: lo ha detto il ministro degli Esteri Antonio Tajani a Ventimiglia, al termine di quella che ha definito “una giornata di lavoro italo-francese”. La linea italiana di una “maggiore europeizzazione” della questione migratoria è stata ormai accettata anche dalla Commissione europea, ha premesso. “Siamo stati accolti con grande amicizia ed entusiasmo su tutte le questioni”, ha spiegato raccontando l’incontro avuto assieme al ministro dell’Interno Matteo Piantedosi con il premier francese e il ministro dell’Interno, a Mentone. I rappresentanti di Parigi e Roma hanno condiviso “la necessità di lavorare e cooperare insieme anche con lo scambio delle migliori pratiche”. Ma, ha aggiunto, “non è stato solo un idem sentire sulla politica migratoria, ma la visione comune è anche sulla politica europea. Credo che con questo governo francese si potra’ lavorare”. Lo scambio di oggi “conferma quanto l’Italia sia oggi un Paese di primo piano in Europa”.

Il modello Albania “non è trasferibile per la Francia”. Lo ha detto il primo ministro francese Michel Barnier a proposito dei centri per migranti frutto di un accordo tra l’Italia e l’Albania. Barnier ha fatto riferimento a ragioni “giuridiche e istituzionali”. “Non credo che questa idea sia trasferibile in Francia, noi coopereremo con i paesi di transito e di partenza, è ciò che ha fatto l’Italia con la Libia o con la Tunisia col sostegno dell’Ue. Noi coopereremo con questi Paesi”. 

 

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