I poliziotti lo hanno arrestato la sera del primo dell’anno: ha opposto resistenza dopo aver provocato un incidente stradale con due giovani finite in pronto soccorso ed essersi rifiutato di sottoporsi all’alcol test.

Queste le contestazioni della procura di Aosta nei confronti di Federico Pretti, di 47 anni, primario di neurochirurgia dell’unico ospedale valdostano, il ‘Parini’. Dopo la convalida dell’arresto, il giudice lo ha rimesso in libertà, in attesa del processo.   Piemontese di origine ma cresciuto tra le montagne di Courmayeur, il professionista – formatosi tra Torino e la Francia – lavora dall’anno scorso ad Aosta, dove ha risollevato un reparto che era a rischio chiusura per carenza di specialisti. Appena un mese fa, l’azienda Usl della Valle d’Aosta ha annunciato il successo della sua équipe in un intervento ad alta complessità su un tumore cerebrale con l’impianto di una innovativa protesi al titanio per la ricostruzione facciale.

Piemontese di origine ma cresciuto tra le montagne di Courmayeur, il professionista – formatosi tra Torino e la Francia – lavora dall’anno scorso ad Aosta, dove ha risollevato un reparto che era a rischio chiusura per carenza di specialisti. Appena un mese fa, l’azienda Usl della Valle d’Aosta ha annunciato il successo della sua équipe in un intervento ad alta complessità su un tumore cerebrale con l’impianto di una innovativa protesi al titanio per la ricostruzione facciale.  

Mercoledì sera, Pretti stava guidando a Saint-Pierre, alle porte di Aosta, quando – ricostruisce la polizia – per cause da chiarire è finito contro l’auto che lo precedeva. Le due ragazze a bordo del veicolo tamponato, condotte in ospedale per accertamenti, non sono in gravi condizioni. All’arrivo di una pattuglia della polizia, la situazione si è fatta sempre più tesa: gli agenti hanno riferito che l’uomo ha iniziato a dare in escandescenze, proferire insulti e frasi minacciose. La situazione si è protratta per diverso tempo e per il professionista è scattato l’arresto.  

Ieri, in tarda mattinata è stata la volta dell’udienza in tribunale ad Aosta. Il giudice Maurizio D’Abrusco ha accolto la richiesta di convalida del provvedimento avanzata dalla procura, che chiedeva anche la misura cautelare dell’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Istanza, quest’ultima, che non è stata accolta: il dottor Pretti è così tornato libero, in vista dell’udienza fissata per il 25 marzo prossimo

“Il giudice ha ritenuto che non ci siano esigenze cautelari, pertanto non ha applicato la misura. Questo ci consentirà di esaminare gli atti durante il termine a difesa concesso”, commenta l’avvocato Federico Fornoni, nel collegio difensivo con la collega Nicole Joris.

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