Sugli spalti c’è anche lei, non ha fatto mancare il suo sostegno alle compagne più grandi che oggi scendono in campo con un messaggio stampato sul petto che va al di là delle logiche di squadra. “È fondamentale che come comunità ci uniamo per condannare fermamente ogni forma di razzismo”, dice una delle compagna. Per tutti è troppo fresco il ricordo di ciò che è successo solo una settimana fa, insulti razzisti pesantissimi durante il match under 19 di basket tra Happy Rimini e Nuova Virtus Cesena. A pronunciarli una spettatrice, madre di 2 ragazze del Cesena.

Un episodio che ha lasciato tutti senza parole e che ha unito le 2 squadre. “La nostra posizione è innanzitutto tesa a proteggere la nostra tesserata, che ricordiamo è una ragazza minorenne, almeno che questa esperienza limiti un po’ questo tipo di comportamenti”, dice un dirigente della Happy Basket Rimini. Dopo la denuncia ieri la decisione del questore: Daspo di 2 anni per la donna che ha pronunciato gli insulti, solo un richiamo per la giocatrice da parte del giudice sportivo che ha riconosciuto l’attenuante della provocazione. Un episodio che ora tutti vogliono lasciarsi alle spalle: “Siamo 2 società vicine di casa che hanno ottimi rapporti e quindi ci siamo trovate veramente allineate per questa sera dare questo segnale, la pallacanestro va oltre a queste cose che non dovrebbero assolutamente succedere mai e soprattutto in un campo di pallacanestro” dice una responsabile della Nuova Virtus.

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