Manca ancora l’ufficialità che solo gli esami del Dna e l’autopsia potranno dare, ma gli inquirenti hanno pochi dubbi: il corpo di donna riemerso dalle acque del fiume Adda a Zelo Buon Persiceto, nel Lodigiano, sarebbe quello di Johanna Nataly Quintanilla, la baby sitter 40enne uccisa dal compagno Pablo Heriberto Gonzalez Rivas, 48 anni, che ha confessato l’omicidio senza però mai indicare dove avrebbe lasciato il cadavere. L’allarme è scattato poco dopo le 15.30 quando i vigili del fuoco di Lodi sono stati contattati per il recupero di una salma nel fiume, in un tratto compreso tra due ponti, di cui uno sulla Paullese. A individuare il corpo dei pescatori che hanno allertato le autorità.
La località del ritrovamento è subito apparsa compatibile con quanto dichiarato dal 48enne, trovandosi a sud di Milano e in una zona dove ‘tira’ la corrente dell’Adda. Sul posto, oltre ai vigili del fuoco, sono prima arrivati i carabinieri di Crema e Pavia, seguiti, a stretto giro, dai colleghi del Nucleo investigativo di Milano che indaga sulla morte della 40enne. Poco dopo le 17 i sommozzatori Piemonte, arrivati da Torino, hanno portato a riva il corpo, ritrovato senza vestiti, e con vicino un borsone nero con le rotelle. Il dettaglio del borsone è illuminante. Dalla prima descrizione è infatti simile a quello inquadrato nelle telecamere che hanno ripreso Pablo Heriberto Gonzalez Rivas tra le 2 e le 3 del mattino del 25 gennaio quando lo trascinava a fatica e lo metteva sulla sua Fiat Punto. Il cadavere aveva i piedi a pelo dell’acqua, era gonfio e disfatto, segno di una lunga immersione e le prime indicazioni fanno pensare che non sia stato gettato lì ma che ci sia arrivato trascinato dalla corrente.
Gonzalez ha ammesso di aver gettato il cadavere della compagna all’interno di una valigia in un “fosso” nella zona di Cassano d’Adda la sera del 25 gennaio, circa 17-18 ore dopo la morte della donna che, stando alla sua versione, avrebbe ucciso in un gioco erotico finito male. Quello che mancava era il corpo della donna che ora sarà trasportato presso l’istituto di medicina legale di Pavia e che potrà dare molte risposte alle tante domande ancora rimaste aperte.