Il 30enne, accusato dell’attentato incendiario alla caserma di Borgo San Lorenzo e che questa mattina è stato portato nel carcere fiorentino di Sollicciano in attesa dell’udienza di convalida del fermo, è un personaggio noto alle forze dell’ordine e alla procura di Firenze. 

Infatti, era stato arrestato nel febbraio del 2024 perché sospettato dell’attacco alla linea ferroviaria dell’Alta Velocità sulla tratta Firenze Bologna, avvenuto l’8 agosto 2023. Per quella vicenda, con udienza preliminare fissata per il prossimo 10 febbraio, i reati contestati al 30enne sono attentato alla sicurezza dei trasporti e rimozione dolosa di cautele contro infortuni sul lavoro con l’aggravante della finalità di terrorismo, riconosciuta dal giudice delle indagini preliminari, che ha disposto la misura cautelare dei domiciliari con braccialetto elettronico. L’attacco dell’8 agosto del 2023 non sarebbe stata l’unica azione contro le linee ferroviarie attribuibile, secondo l’accusa, al 30enne fermato oggi. Per gli inquirenti sarebbe l’autore di altri sei attentati realizzati in un periodo compreso tra il 28 agosto ed il 28 dicembre 2022 contro la linea ferroviaria ad Alta Velocità tra Firenze e Bologna, nei tratti passanti dalle località di San Piero a Sieve e Firenzuola. Per quei fatti nel marzo scorso è stato condannato, al termine di un processo in rito abbreviato, a due anni di reclusione, ma non è stata riconosciuta dal giudice l’aggravante della finalità di terrorismo che era stata richiesta dalla procura.

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