Il presidente del Senato Ignazio La Russa ha deposto la corona di fiori, assieme al presidente del Lazio Francesco Rocca, per l’anniversario dell’uccisione dei fratelli Mattei, nel rogo di Primavalle. Nel corso della cerimonia il presidente La Russa si è inginocchiato nel momento della deposizione, proprio nel cortile del palazzo in via Bernardo da Bibbiena, nel giorno del ricordo della strage, dove il 16 aprile 1973, a causa dell’incendio della loro abitazione ad opera di alcuni estremisti di estrema sinistra, persero la vita Stefano e Virgilio Mattei, figli di Mario, ex segretario della sezione Msi di Primavalle. Presenti alla cerimonia anche il ministro Giuli, il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, il questore Paolo Trancassini, l’assessore Giancarlo Righini, molti esponenti di FdI, e la sorella dei due fratelli.
L’iniziativa è poi proseguita con l’inaugurazione dell’opera per i due fratelli: “Un murale per Stefano e Virgilio Mattei” realizzato dall’artista Massimiliano Carli, in arte “Negus” .

Giorgia Meloni ricorda il rogo sui social: “Stefano e Virgilio Mattei furono bruciati vivi nella loro casa. Due ragazzi innocenti, uccisi dalla furia ideologica e dall’odio politico. Ricordarli oggi non è solo un dovere morale: è un atto di giustizia verso la verità e verso la storia. Perché – aggiunge Meloni – nulla si costruisce sull’odio. E perché certi orrori non devono accadere mai più. Non dimentichiamo”. 

“Oggi siamo centinai di migliaia di fratelli Mattei”. Il ricordo “è un rito che si ripete da sempre e l’aspetto molto importante è che si tratta di un rito condiviso dalle più alte Istituzioni di Roma e Italiane che si stringono intorno al ricordo di una orribile strage sulla quale ancora non è stata fatta giustizia, ma in questo momento siamo qui per ricordare cosa è successo e un orrore che non si ripeterà mai più”. Lo ha detto il ministro della cultura, Alessandro Giuli, intervenuto a Roma alla cerimonia. 

 

“Il ricordo del rogo di Primavalle porta alla memoria la disumanità di una violenza che colpì una famiglia inerme, nel nome di un’ideologia cieca. La memoria dei fratelli Mattei ci richiama al dovere di rigettare ogni forma di odio che trasforma il dissenso in annientamento. Mai smarrire il rispetto per la vita dell’altro. Rifiutare sempre ogni giustificazione della violenza, e scegliere, ogni giorno, la strada dell’impegno democratico per il bene comune”. Così il presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana.

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