È stata danneggiata la lapide in marmo, davanti al monumento dedicato a Giacomo Matteotti, sul Lungotevere Arnaldo da Brescia, a Roma. Sul posto sono intervenuti i carabinieri della stazione Flaminia che hanno effettuato un sopralluogo e i rilievi tecnico scientifici e indagano sull’accaduto.

Immediate le reazioni politiche: “Il danneggiamento della targa marmorea di Giacomo Matteotti è l’ennesimo sfregio nei confronti di una padre della Patria e di un simbolo dell’antifascismo. Nel condannare ancora queste azioni volgari e violente, chiediamo al Governo parole di condanna altrettanto ferme” dichiara il deputato del Partito democratico, Roberto Morassut.

E proprio dal governo, tramite un post su X, il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, esprime “sdegno per quanto accaduto quest’oggi al monumento in ricordo di Giacomo Matteotti. Danneggiare la lapide di un italiano caduto per la libertà di tutti noi è un atto grave. Un attacco alla sua memoria, che abbiamo l’obbligo di condannare”.

Ma la dichiarazione del segretario di Forza Italia non basta a Riccardo Magi, leader di +Europa, che chiede una condanna del gesto anche dalla premier: “Il minimo che la nostra presidente Meloni possa fare è condannare questo vile atto, a un monumento che rappresenta più di altri lo spirito democratico e antifascista degli italiani”. Il segretario di +Europa sottolinea che Matteotti “è un simbolo nazionale, che racconta dell’oppressione fascista e del coraggio di un uomo che ha osato sfidare il regime a costo della vita”.

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