“Bocciamo il fascismo e la cultura del precariato”. Questo lo striscione apparso questa mattina durante la manifestazione di protesta degli studenti alla Sapienza di Roma, dove il ministro Alessandro Giuli ha sostenuto da poco l’ultimo esame prima della laurea. “Il problema non è un ministro che non è laureato perché la laurea non classifica una persona – spiega Riccardo Menegacci, del collettivo Cambiare Rotta – è vergognoso che un ministro abbia un passato di militanza in gruppo neofascisti e neonazisti. Un ministro che non ha mai avuto nessun tipo di merito ha fatto carriera nei giornali amici dei partiti in cui militava. Siamo qui a fare un discorso di merito su un ministro che occupa una posizione senza avere nessuna qualità per farlo”.

Condividere.
Exit mobile version