L’oro prosegue la sua corsa e i prezzi toccano un altro massimo storico superando quota 4.160 dollari l’oncia, con gli investitori che hanno intensificato gli acquisti di beni rifugio a causa delle tensioni commerciali tra Stati Uniti e Cina e delle crescenti scommesse sui tagli dei tassi di interesse statunitensi. 

Questo asset, considerato un bene di riserva da comprare nei periodi di instabilità, è cresciuto del 53% da inizio anno, dopo un aumento del 27% nel 2024.

La scorsa settimana il presidente Trump ha riacceso la guerra commerciale con Pechino, minacciando una nuova tornata di dazi sui prodotti cinesi e imponendo controlli sulle esportazioni. In risposta, la Cina ha promesso contromisure se Trump avesse dato seguito alle sue richieste. 

L’ansia del mercato persiste anche per il prolungato shutdown del governo Usa che, secondo il Segretario al Tesoro Scott Bessent, sta iniziando a influenzare l’economia.

Nel frattempo, c’è attesa per le dichiarazioni del presidente della Fed Jerome Powell alla riunione annuale della Nabe in programma oggi, per carpire informazioni sul percorso del taglio dei tassi. Gli investitori stimano attualmente una probabilità del 97% di una sforbiciata di 25 punti base a ottobre e una probabilità del 90% per dicembre.

Condividere.
Exit mobile version