Salutiamo l’anticiclone, da domani piogge e neve sui rilievi. Temporali al sud e Sardegna

La terza settimana di dicembre inizia con tempo stabile sull’Italia grazie al promontorio anticiclonico che ancora insiste tra Mediterraneo centrale ed Europa orientale. 

Nel corso della giornata di domani correnti umide in risalita verso l’Italia con nuvole e piogge a partire da Isole Maggiori e regioni di nord-ovest. Neve che sulle Alpi occidentali, in particolare basso Piemonte, arriverà fino a quote di 500-600 metri. Entro mercoledì fenomeni in arrivo anche sulle altre regioni del centro-sud e in misura minore al nord-est. 

Nella seconda parte della settimana l’alta pressione potrebbe di nuovo condizionare il tempo sulla nostra Penisola con tempo più asciutto. 

Gli ultimi aggiornamento mostrano un’evoluzione più movimentata in vista del Natale con possibilità di altre fasi di maltempo.

Torna il maltempo in Sardegna e scatta subito l’allerta della Protezione Civile regionale per temporali anche di forte intensità che potrebbero abbattersi soprattutto nella parte sud-orientale in estensione a tutta l’isola nel corso della giornata. L’avviso con codice giallo (criticità ordinaria) ha validità dalle sino alla mezzanotte per le aree dell’Iglesiente, Campidano e Flumendosa Flumineddu.

La Protezione Civile Regionale ha diffuso un avviso per il rischio meteo-idrogeologico e idraulico in Sicilia, valido fino alle 24 di domani. Sul territorio palermitano è prevista allerta gialla.
 

Qualità dell’aria pessima, ma l’alta pressione ha ormai le ore contate

Abbiamo passato una settimana negativa dal punto di vista della qualità dell’aria in Italia e in buona parte del continente europeo. L’anticiclone che ha mostrato il suo lato peggiore, con una stasi dell’aria nei bassi strati, sta per lasciare spazio a un’importante perturbazione. Federico Brescia, meteorologo de iLMeteo.it, conferma che l’alta pressione ha ormai le ore contate, sono in arrivo piogge abbondanti e non solo, anche copiose nevicate, grazie all’ingresso di un fronte perturbato pilotato da aria polare-marittima. Una vera boccata d’ossigeno, sia per ripulire l’aria ma soprattutto per chi ha delle attività in montagna. 

Dalla serata di lunedì 15 dicembre e per tutta la giornata di martedì 16 la neve cadrà abbondantemente sull’arco alpino occidentale con accumuli che oltre i 1500 metri potranno superare i 50 centimetri di accumulo, specie su quelle marittime. 

Precipitazioni nevose che saranno decisamente meno intense e a quote più elevate su tutto il resto delle Alpi. La neve potrebbe raggiungere quote prossime alla pianura, 25-350 metri, tra Cuneese e Astigiano, a causa di una omotermia da rovesciamento. Questo fenomeno si verifica quando le precipitazioni (se intense) riescono a trascinare l’aria fredda in quota fino al suolo, mantenendo la colonna d’aria sufficientemente fredda da impedire la fusione del fiocco. Sarà invece pioggia su Liguria, Lombardia, Emilia, basso Veneto, Toscana, Sardegna e Sicilia. Attenzione sulla Liguria dove la persistenza e l’intensità dei fenomeni potrebbe portare accumuli pluviometrici anche superiori ai 100 millimetri (100 litri per metro quadro) .Altrove il cielo risulterà coperto o molto nuvoloso con pioviggini. 

Temperature nel complesso sempre superiori alla media, sotto la spinta di umidi e caldi venti di Scirocco. Nel medio-lungo termine non si intravedono ondate di freddo importanti, ma nemmeno rimonte anticicloniche degne di nota, sarà infatti il flusso atlantico a dominare la scena. 

Se allarghiamo un attimo lo sguardo oltre l’Italia, notiamo subito un punto cruciale: attualmente, nell’Est Europa manca il freddo vero. Questa situazione è un problema, perché significa che anche se partissero delle irruzioni continentali di piccola portata, queste non riuscirebbero a raggiungere in modo deciso il nostro Paese. Semplicemente, si mitigherebbero troppo lungo il loro cammino. Insomma, prima di poter sperare nell’arrivo del freddo intenso da Est, è fondamentale che le vaste terre dell’Europa orientale si raffreddino a sufficienza.

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