sarebbe un gesto di coraggio- Corriere.it

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di Aldo Grasso

Un audace desiderio: perch il canale tematico non dedica una sera alla settimana (come fa al luned con il Western) ai capolavori del passato?

Ho rivisto con gran godimento su Rai Movie Testimone d’accusa (Witness for the Prosecution), un film del 1957 diretto da Billy Wilder, tratto da un racconto di Agatha Christie: Leonard Vole (Tyrone Power) accusato dell’omicidio di una ricca vedova ma la moglie Christine (Marlene Dietrich) rifiuta di testimoniare in sua difesa. Leonard si rivolge allora a un celebre e anziano avvocato, Wilfrid Robarts (Charles Laughton), le cui intuizioni sembreranno poter scagionare l’uomo… Il film disponibile anche in lingua originale con sottotitoli (RaiPlay).

Mentre lo guardavo mi sorto un desiderio. Spero non venga confuso per smania passatista: quel film, lo giuro, di una modernit sconcertante. Ecco l’audace desiderio: perch Rai Movie non dedica una sera alla settimana (come fa al luned con il Western) ai capolavori in bianco e nero? Magari con una piccola cornice, una sorta di presentazione, qualcosa che serva da contesto, una roba da poco. Penso ai film di Ernst Lubitsch (1892-1947), alla raffinatezza delle sue commedie che servirebbero non poco a riflessioni sul genere, da Vogliamo vivere (cito i film con i titoli in italiano) a Ninotchka, a Mancia Competente. Penso a Mario Camerini (Il signor Max, Una romantica avventura, Grandi magazzini).

Penso a classici come
Casablanca


di Michael Curtiz
, con Humphrey Bogart e Ingrid Bergman, 1942, Accadde una notte di Frank Capra, con Clark Gable e Claudette Colbert, 1934 (una delle pi raffinate scene erotiche della storia del cinema, la caduta delle mura di Gerico),

Vacanze romane


di William Wyler
, con Gregory Peck e Audrey Hepburn, 1953,

Quarto potere
di Orson Welles, 1941, A qualcuno piace caldo di Billy Wilder, con Marilyn Monroe, Jack Lemmon e Tony Curtis, 1959… Potrei continuare per giorni: D’un classico ogni rilettura una lettura di scoperta come la prima (Italo Calvino).

Immagino che ci siano questioni di diritti (non insormontabili per film degli anni Trenta o Quaranta), che il bianco e nero venga vissuto come anticaglia o che il cinema attuale tema il confronto. Non lo so. Potrebbe persino sembrare un gesto di coraggio: un pubblico confronto con il lamentoso cinema d’oggi e il cinema di chi lo sapeva davvero fare.

10 novembre 2023 (modifica il 10 novembre 2023 | 18:29)

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