Musei, si cambia. E si inizia da quattro mancate conferme: Roma, Napoli, Bologna, Matera. Il ministro della Cultura, Alessandro Giuli, non rinnova il contratto quadriennale al francese Stéphane Verger, alla guida del Museo Nazionale Romano, cioè Palazzo Massimo, Terme di Diocleziano, Palazzo Altemps e Crypta Balbi. E prende analoga decisione su Mario Epifani alla guida di Palazzo Reale a Napoli. Stessa sorte, a Bologna, per Maria Luisa Pacelli che lascerà la guida della Pinacoteca nazionale, in vista dell’accorpamento con la Direzione regionale musei, come Annamaria Mauro che esce dalla direzione del Museo Nazionale, a Matera.
Tutte nomine che risalivano agli anni di Dario Franceschini, ministro al Collegio romano. E tutti contratti in scadenza. Nomi significativi, prestigiose personalità, alla testa di siti simbolo della cultura italiana, fra i più visitati.
I manager si dicono sorpresi e amareggiati, per una scelta inaspettata, a fronte di risultati positivi. Confermate invece, per il secondo quadriennio, Francesca Cappelletti, alla Galleria Borghese, e Edith Gabrielli alla guida di Vittoriano e Palazzo Venezia.
Il ministero, con una nota, fa sapere che a breve sarà pubblicato un bando di gara internazionale, con requisiti esplicitati, per la selezione dei nuovi direttori, sia per i mandati giunti a scadenza sia per quelli di nuova istituzione. Sedici in tutto, fra prima e seconda fascia. A selezionare – continua il ministero – una commissione di esperti di altissimo profilo.