Colpo di scena nello sciopero generale di venerdì per quanto riguarda il settore dei trasporti. Il garante ha chiesto al ministro Matteo Salvini di “ridurre a quattro ore” la durata relativamente ai settori del trasporto passeggeri, dal momento che si profila – spiega – “il fondato pericolo di un pregiudizio grave ed imminente ai diritti della persona costituzionalmente tutelati”.
“Soddisfazione” da parte del ministero delle Infrastrutture, con Salvini “determinato” affinché i disagi per i cittadini siano contenuti: il ministro “farà di tutto per raggiungere l’obiettivo”. Il trasporto ferroviario era stato già escluso dallo sciopero generale di Cgil e Uil di venerdì dopo lo stop di 24 ore del weekend scorso. L’eventuale riduzione a quattro ore interesserà quindi il settore aereo e marittimo e il trasporto pubblico locale come bus, tram e metropolitane.
Detto, fatto. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti guidato da Matteo Salvini ha inviato ai sindacati la richiesta per ridurre lo sciopero del 29 novembre a sole 4 ore, come confermano fonti del dicastero di Porta Pia.
Il ministro dei Trasporti e delle infrastrutture Matteo Salvini al Tempio di Adriano durante il convegno Anas sulle vittime della strada ‘Obiettivo zero vittime’, Roma, 19 Novembre 2024. (ANSA)
Nel comparto aereo, a seguito della proclamazione dello sciopero generale dei settori pubblici e privati e dello staff handler degli scali di Milano Linate e Venezia, Ita Airways “si è vista costretta a cancellare 41 voli nazionali, di cui 39 previsti nel giorno dello sciopero”, informa la compagnia, invitando tutti i viaggiatori che hanno acquistato un biglietto per la giornata di venerdì a verificare online lo stato del proprio volo prima di recarsi in aeroporto.
Proprio per quanto riguarda il settore aeroportuale, Cub trasporti sottolinea che il traffico passeggeri in Italia “continua ad aumentare” ma “nonostante l’aumento dei profitti per aziende e investitori”, i lavoratori del comparto “subiscono la precarietà, lo sfruttamento, i licenziamenti e i bassi salari”.
Luigi Sbarra segretario della Cisl, il sindacato che non partecipa allo sciopero del 29 novembre (ANSA)
Il sindacato di base chiama, quindi, tutti i lavoratori del settore alla mobilitazione per venerdì.
Sullo sciopero generale da registrare la critica di Luigi Sbarra, leader della Cisl, sigla sindacale che non aderisce alla protesta della Cgil e della Uil: “Da quattro anni c’è un pezzo del sindacato italiano che proclama sistematicamente scioperi generali. Delle due, l’una: o abbiamo sindacalisti che non ne azzeccano una ai tavoli e non portano risultati da prima del governo Draghi, oppure forse un approccio preconcetto, pregiudiziale c’è”, ha detto Sbarra. “Vedo un problema grave nella qualità nella rappresentanza di alcune sigle. Poi ognuno è padrone a casa propria, rispettiamo anche se non condividiamo le scelte degli altri”, dice ancora Sbarra, sottolineando che lo sciopero generale “è l’estrema ratio del conflitto sindacale, uno strumento da utilizzare con responsabilità, quando altre vie di confronto risultano impraticabili”.