Si torna a parlare di Angela Celentano, la bambina – che ora avrebbe 32 anni – sparita dal Monte Faito, a Vico Equense, il 10 agosto del 1996.
Possibile nuova svolta nella ricerca della piccola caratterizzata da una “voglia di caffè sul lato destro del dorso”, come ricordavano appena due anni fa i genitori durante una puntata di Chi l’ha visto, convinti che dietro alla sua sparizione si celasse una pista legata ad una adozione illegale.
La decisione a sorpresa di procedere con le nuove indagini nasce dalla respingimento, da parte del Gip, della richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura che aveva ritenuto insufficienti le prove e gli accertamenti effettuati, oltre che inesistente la corrispondenza tra i tratti somatici di una ragazza ritratta in una foto al centro della nuova indagine investigativa.
Angela Celentano in una inedita foto scattata poco tempo prima della sua sparizione nell’ agosto 1996 (ansa)
Il gip di Napoli Federica Colucci ha così predisposto un esame del Dna nell’elenco degli accertamenti, oltre alla richiesta che vengano sentiti i presunti testimoni turchi – tra loro, un avvocato – per identificare la ragazza ritratta in una foto estrapolata da un video depositato dalla blogger Trentinella che, per il Ros, sarebbe somigliante alla ricostruzione del viso di Angela. A chiedere l’esame Dna erano stati gli avvocati di famiglia Luigi Ferrandino ed Enrica Visconti.
Ma la pista turca non è recente: la sua genesi risale già al 2009, sempre dagli input forniti dalla blogger, che aveva riferito di avere acquisito informazioni da un sacerdote: il prelato le aveva detto di aver saputo da una fedele che Angela Celentano si trovava in Turchia. Nonostante negli anni la Procura di Napoli abbia reiteratamente chiesto delucidazioni, le autorità turche non hanno collaborato in tal senso.
Una pista che sembrava esaurita fino a quando la giornalista e blogger ha affermato, convinta, che Angela Celentano si troverebbe su una piccola isola Turca, Buyukada con quello che pensa essere suo padre – l’uomo indicatole dal prete e che la donna avrebbe visto, caratterizzato da una vistosa cicatrice sul collo.