“Criminali rossi assaltano le Forze dell’Ordine a Roma e vandalizzano la sinagoga di Bologna. Sono circa diciotto gli agenti rimasti feriti, ai quali va tutta la nostra solidarietà e il nostro sostegno. Scene indegne e vergognose. Sempre dalla parte di donne e uomini in divisa!”. Lo scrive sui social il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini, usano le parole più crude a commento degli scontri di ieri in diverse città italiane per reazione alla morte del 19enne Ramy Elgaml, del quartiere Corvetto di Milano, morto sul colpo lo scorso 24 novembre sbalzato dallo scooter durante un inseguimento con i carabinieri nel capoluogo lombardo.

La reazione della presidente del Consiglio Giorgia Meloni era arrivata già in mattinata bollando l’episodio come “ignobile” e aggiungendo: “Non si utilizzi tragedia per legittimare violenza”. E il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi chiede che le aggressioni siano condannate da tutti “senza indecisioni o speciosi distinguo”. 

Qualche distinguo invece arriva, seppur nella condanna ferma agli episodi di violenza che hanno caratterizzato le manifestazioni di ieri. Ilaria Cucchi, senatrice di Alleanza Verdi-Sinistra, torna a riferirsi agli scontri del G8 di Genova del 2001, quando gruppi di incappucciati hanno aizzato le piazze e provocato deliberatamente gravi scontri con la polizia culminati con la morte di Carlo Giuliani. “I responsabili dei gravi atti di violenza contro gli agenti di polizia durante le manifestazioni di protesta per la morte di Ramy mi ricordano quanto fecero i black bloc a Genova durante le manifestazioni pacifiche per il G8”, dice Cucchi. “Ritengo sciacalli e criminali coloro che usano la violenza, di qualsiasi tipo sia, approfittando della immane tragedia che ha distrutto quella famiglia. A quei violenti – sottolinea Cucchi – non interessa nulla del dolore e della morte di quel ragazzo di 19 anni. Provo tanto dolore di fronte alle immagini di ieri di Bologna e Roma e di tutta la mia solidarietà agli agenti feriti“. E precisa: “Specifico che sono e sarò sempre a fianco di tutti quei ragazzi che protestano e rivendicano i propri diritti; per questo, non voglio che vengano oscurate le richieste di giustizia delle comunità che sono scese in piazza”. 

Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs, invita tutti a “raccogliere l’appello della famiglia di Ramy Elgaml a respingere ogni forma di violenza e a manifestare pacificamente per la ricerca della verità. Il governo non approvi nuove leggi repressive che trasformerebbero il nostro Paese in uno Stato di polizia”.

Anche dal Partito Democratico arriva una ferma condanna per quanto accaduto, il presidente Pd e europarlamentare Stefano Bonaccini parla di “indegno attacco alla Sinagoga” di Bologna, e offre “piena solidarietà a comunità ebraica e vicinanza alle forze dell’ordine. Atti ingiustificabili”. Parole simili anche da altri esponenti del partito, da Fassino a Verducci. E in serata arriva anche la condanna della segretaria Elly Schlein: “Pieno supporto al sindaco di Bologna e ai cittadini bolognesi per la devastazione e le violenze della scorsa notte che hanno colpito anche alcuni esponenti delle forze dell’ordine, oltreché la Sinagoga e vari esercizi commerciali. Tutta la solidarietà del Partito Democratico che condanna sempre ogni atto violento. Lepore ha ragione a chiedere unità delle istituzioni, affinché siano individuati i responsabili di questi atti inaccettabili, e a sottolineare che non esistono cause giuste per devastare Bologna, né qualsiasi altra città. Importanti le parole dei genitori di Ramy Elgaml che chiedono che la giusta richiesta di piena verità e giustizia per il figlio non sia strumentalizzata per commettere atti violenti. E la destra che governa la smetta di fare politica su queste violenze e sostenga invece i sindaci nel contrastarle, gli stessi sindaci cui chiedono di garantire sicurezza proprio mentre tagliano miliardi di euro agli enti locali.” 

Mentre il sindacato di polizia Coisp parla di “un’escalation che dimostra un disegno chiaramente eversivo. Non siamo di fronte a semplici manifestazioni: qui si cerca deliberatamente di destabilizzare il Paese, di colpire simboli e presidi di legalità, con un’aggressività che non può e non deve essere tollerata. Non meno grave è il silenzio di chi, anche in ruoli di responsabilità politica o sociale, evita di condannare apertamente queste violenze”. 

Per Azione arriva l’appello all’unità della sinistra: “Alla sinistra che denuncia il rischio per l’Italia di trasformarsi in uno Stato di polizia do’ un consiglio: denunciamo con forza e isoliamo questi vigliacchi. Facciamolo tutti insieme con manifestazioni nelle città colpite dai saccheggi e dalle distruzioni. Perché se l’Italia rischia lo stato di polizia non è per colpa del governo, ma di chi scende in piazza non per manifestare ma soltanto per saccheggiare e bruciare. Il fascismo sta dietro quelle barricate e non certo fra gli uomini in divisa ai quali rinnovo forte e sincera solidarietà”. Così la parlamentare Daniela Ruffino che milita nel partito di Calenda.

“Niente può giustificare le violenze, tanto più se intrise di antisemitismo, un fenomeno che preoccupa sempre di più”. Lo afferma la senatrice Raffaella Paita, coordinatrice nazionale di Italia Viva. “Solidarietà e vicinanza alla comunità ebraica di Bologna, alle forze dell’ordine e alla città per le devastazioni subite. L’attacco ai luoghi di culto – aggiunge Paita – mina le basi stesse della convivenza civile”. 

Non bastano queste e molte altre reazioni alla destra di governo che in un post su Facebook scrive: “Ancora aggressioni alle nostre forze dell’ordine, ancora silenzio dalla sinistra. Dalla loro bocca non esce neppure una parola di condanna. Elly Schlein, dove sei?”. È un post nella pagina di Fratelli d’Italia che rilancia il quotidiano Libero

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