“Ho incrociato la ragazza prima da davanti. Non aveva la borsa; portava gli occhiali, avrei detto che avesse i capelli biondi; indossava jeans e aveva le cuffiette nelle orecchie. A quel punto l’ho seguita da dietro, l’ho toccata sulla spalla con la mano sinistra e le ho detto ‘scusa per quello che sta per accadere’”. Così Moussa Sangare ha descritto come ha ucciso Sharon Verzeni, aggredita in strada a Terno d’Isola. Il killer reo confesso ha messo a verbale durante l’interrogatorio di convalida davanti al gip che la ragazza ha urlato, “chiedendo perché e dicendo ‘sei un codardo, sei un bastardo’.
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