Le piogge torrenziali provocate dal tifone Kalmaegi hanno causato la morte di almeno 26 persone e lo sfollamento di centinaia di migliaia di abitanti nelle Filippine centrali. Intere città sull’isola di Cebu sono state sommerse dall’acqua dopo che, in sole 24 ore, si sono abbattuti 183 millimetri di pioggia, ben oltre la media mensile.

Si tratta del ventesimo ciclone tropicale a colpire il Paese nel 2025.

Secondo la protezione civile, 21 delle vittime sono state registrate proprio nella provincia di Cebu, dove le inondazioni hanno travolto case e auto, trascinate via dalle acque fangose. “La maggior parte delle vittime è morta per annegamento”, ha riferito il vicecapo della protezione civile Rafaelito Alejandro, mentre i soccorritori continuano a cercare i dispersi nei quartieri allagati.

Le immagini verificate dall’AFP e da altre agenzie mostrano container alla deriva nelle acque di Mandaue City e fiumi trasformati in torrenti impetuosi. A Liloan, a nord di Cebu, la Croce Rossa filippina ha diffuso un video che mostra decine di persone bloccate sui tetti di case sommerse fino al primo piano.

La governatrice provinciale Pamela Baricuatro ha definito la situazione “senza precedenti”. “Ci aspettavamo che i venti fossero la parte più pericolosa, ma è l’acqua a mettere davvero a rischio la nostra gente. Le inondazioni sono devastanti”, ha scritto sui social.

Il tifone, localmente chiamato Tino, ha soffiato con venti fino a 150 km/h e raffiche superiori ai 200 km/h, abbattendo linee elettriche e alberi e lasciando intere comunità isolate. In altre province, come Leyte e Bohol, si registrano ulteriori vittime, mentre nella vicina isola di Mindanao un elicottero militare impegnato nelle operazioni di soccorso si è schiantato durante una missione di supporto, come confermato dall’aeronautica filippina.

Prima dell’arrivo del ciclone, che sta ora attraversando l’arcipelago delle Visayas diretto verso il Mar Cinese Meridionale, sono state sfollate oltre 400 mila persone.

Ogni anno le Filippine sono colpite da una ventina di tempeste o tifoni, ma gli esperti concordano sul fatto che il cambiamento climatico renda questi fenomeni sempre più intensi e distruttivi. Dopo Kalmaegi, l’agenzia meteorologica nazionale prevede che entro la fine dell’anno possano abbattersi sul Paese da tre a cinque nuovi cicloni.

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