“Sono stato io”. Christian Persico stavolta ha confessato, anche di fronte agli inquirenti. Dopo aver scelto il silenzio nel primo interrogatorio subito dopo l’arresto, l’operaio edile di Montecorvino Rovella, in carcere per l’omicidio volontario dell’ex compagna Tina Sgarbini, ha risposto, ha confessato nel corso di un’udienza durata circa due ore al termine della quale il fermo è stato convalidato. 

L’uomo aveva ammesso tutto ai genitori in un biglietto scritto poco dopo il delitto nel quale aveva anche organizzato il proprio funerale, lasciando intendere il suicidio. Non ci è riuscito e all’arrivo dei carabinieri, dopo ore di ricerca, non ha opposto resistenza. Ora dovrà affrontare il processo, a suo carico possibili aggravanti di premeditazione e crudeltà.

L’autopsia sul corpo della donna chiarirà non solo la causa del decesso (strangolamento o soffocamento), ma anche se prima ci sia stata una colluttazione, come fanno pensare le tracce di sangue trovate in casa. 
 

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