« Silo », la serie distopica sulla catastrofe ambientale tratta dai best seller di Hugh Howey- Corriere.it

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di Francesca Scorcucchi

David Oyelowo: «È il racconto di un luogo dove vige uno stato di polizia»

Lui è un principe nigeriano nato in Inghilterra, naturalizzato americano e diventato attore: si tratta di David Oyelowo («mio nonno era re di una piccola regione, in Nigeria ci sono più sovrani che persone comuni») che è su Apple Tv+ nella serie distopica «Silo», adattamento al piccolo schermo della trilogia di romanzi best-seller di Hugh Howey. E la critica è unanime: è un avvincente thriller che in dieci puntate racconta un mondo cupo e spaventoso, nel quale la vita sul pianeta terra è possibile solo all’interno di un silo interrato dove le libertà individuali sono nulle.

Oyelowo è il protagonista della prima parte del racconto. Interpreta lo sceriffo Holston che vedrà la moglie Allison (Rashida Jones) espulsa dalla comunità. Nel silo, infatti, il solo esprimere a voce alta il desiderio di uscire comporta la pena capitale: l’estromissione da quell’ambiente protetto. Nel cast anche Rebecca Ferguson, Tim Robbins e Common.

«È il racconto di un luogo dove vige uno stato di polizia draconiano — esordisce Oyelowo —. Durante lo sviluppo della storia si capirà cosa comporta l’imposizione di tale forma di governo. La gente, la società umana, non è tagliata per vivere senza libertà, soggetta a un controllo che definirei in stile Stasi». Tuttavia fuori si muore, in definitiva non c’è scelta: «Spero davvero che il pubblico si faccia queste domande, se succederà avremmo fatto bene il nostro mestiere. Certo è che nessuno è tornato nel silo per raccontarlo. Quel luogo è un ammonimento ambientalista: se continueremo a fare al nostro pianeta quello che stiamo facendo finiremo in situazioni molto simili a quelle che vivono i protagonisti di questa storia». Che è «incredibilmente intrigante e capisco come mai siano stati fatti vari tentativi per adattare questo racconto allo schermo. Credo che l’unico modo possibile sia con una serie tv. È una storia troppo sfaccettata per poter essere limitata a un racconto di due ore».

La composizione sociale nel silo è più o meno quella della società occidentale oggi. E ai vertici c’è ancora una maggioranza bianca… «Sui set a Hollywood però le cose stanno cambiando e credo che la ragione principale di questo cambiamento abbia a che fare con il sopravvento dello streaming. Quando la televisione era meno globale la scusa era buona per non rappresentare la diversità. Ora il pubblico la chiede».

Eppure Oyelowo da vent’anni rappresenta un’eccezione. Nel 2000 stabilì un record: fu il primo attore di colore a interpretare un monarca inglese, Enrico VI alla Royal Shakespeare Company di Londra: «Allora fu davvero un’eccezione. Era meglio se certi cambiamenti fossero arrivati prima? Certo, ma sono contento che ci siano adesso».

13 maggio 2023 (modifica il 13 maggio 2023 | 20:34)

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