«Sono un’eroina romantica, pioniera del femminismo»- Corriere.it

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di Valerio Cappelli

E’ la protagonista femminile di I Leoni di Sicilia, la saga dal best seller di Francesca Auci ambientata nella Sicilia dell’800 diventa una serie tv diretta da Paolo Genovese : Il mio personaggio mi fa pensare alle donne ribelli rispetto alle convenzioni sociali






E’ una grande saga di met ‘800. Sullo sfondo dei Borbone e Garibaldi, l’ascesa dell’ambiziosa famiglia Florio, che viene dalla povert di una bottega di spezie. Il best seller da 700 mila copie I Leoni di Sicilia di Francesca Auci, tuttora insegnante di sostegno, diventa una serie tv: le prime quattro puntate da domani su Disney+, altre quattro dall’1 novembre (qui le altre serie in uscita questa settimana). La catanese Miriam Leone interpreta la milanese Giulia, donna coraggiosa, amante di Vincenzo.

Giulia la roccia inattaccabile di Vincenzo Florio, una leonessa se ci pasa il bisticcio di parole col suo cognome

E’ una donna realmente esistita, mi fa pensare alle tante Giulie d’avanguardia, ribelli rispetto alle convenzioni sociali. Vive in un mondo in cui a scegliere, anche se sposarsi o meno, l’uomo. La famiglia ha deciso per lei, deve restare zitella. Lei divora libri, resta nella sua comfort zone se non fosse che l’amore le si spalanca. Scatta la passione.

Il suo bisogno di libert?

Giulia lotta per ottenere qualcosa. In lei riscontro il non accettare l’ingiustizia, vede il fratello che pu fare delle cose che a lei sono negate e questo alimenta la voglia di essere se stessa, in armonia con la sua parte maschile. E’ successo anche a me, ho lottato per la mia indipendenza e per averla ho usato le mie energie femminili e maschili. Oggi siamo tutti un poco uomini e donne.

Poteva fare una brutta fine, essere lapidata oppure poteva suicidarsi. La donna che faceva figli fuori dal matrimonio veniva reietta dalla societ, e questo le successe. Non pu far nulla finch i nodi vengono al pettine. Lei non rimpiange la sua scelta, perch ama in modo disinteressato. E’ avanti nel tempo anche per come si veste. In una scena indosso i pantaloni. Pi che protofemminista, una grande eroina romantica che si batte contro il patriarcato. Io sono grata alle donne che si ribellano.

E’ un passaggio di testimone, dal principe di Salina ai Florio. Ma una Sicilia diversa.

Nel Gattopardo c’ l’immobilismo, qui il cambiamento. E la nobilt sullo sfondo. Protagonista il nuovo che avanza. C’ l’ascesa dei Florio, grandi commercianti che diventano grandi imprenditori. Sono quelli che inventarono il tonno in scatola e il Marsala di qualit. La nobilt di Palermo non permetteva loro di entrare nei circoli che contano, perci Vincenzo (Michele Riondino) destinato a una nobile, in quella societ patriarcale di cui sua madre (Donatella Finocchiaro, catanese anche lei) complice. Ma Giulia crede nell’amore. E rimane.

Il mare come fonte di vita.

In una Sicilia cos sensuale (e sono contenta che si parli di riscatto e non di mafia) ho chiesto di spostare una scena dalla casa al mare, nel luogo di libert per eccellenza: porto Vincenzo, workaholic, a godersi il mare. Paolo ha girato una scena bellissima

Ho la mia famiglia l, mio marito siciliano. E’ una cosa mia. Sento il profumo delle zagare e i gelsomini, la pietra da cui sale il calore. Vorrei una boccetta con quegli odori.

Com’ stato recitare la scena in cui partorisce, lei che ha questo pancione?

Mio figlio nasce a dicembre. In quella scena ero incinta ma nessuno lo sapeva. Ed stata l’unica che ho dovuto doppiare perch quel neonato sul set piangeva talmente forte che non si erano sentite le nostre parole. Ero l, cercando di non emozionarmi.

Cosa sta scoprendo di s che non conosceva?

Quando partorir scoprir una nuova me. Per ora sento una maggiore calma, le cose che prima mi sembravano gravi le vivo con distacco. C’ un senso dell’andare avanti, mentre la mia pancia continua a crescere. Mi piace il mio corpo, lo sento forte.

23 ottobre 2023 (modifica il 27 ottobre 2023 | 15:21)

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