“Spero di averla presa bene: ho visto il sangue che schizzava da tutte le parti”. E’ l’agghiacciante affermazione fatta, nel corso di una telefonata, ad una sua ex da Gianluca Molinaro, l’uomo che il 4 luglio ha ucciso a colpi di fucile, in strada a Roma, la sua ex compagna Manuela Petrangeli. 

La frase è citata nell’ordinanza cautelare emessa dal gip della Capitale in cui si contestano all’indagato i reati di omicidio volontario aggravato e porto abusivo di armi.

Gli inquirenti hanno anche acquisito gli sms scambiati con un amico prima del delitto – “oggi forse prendo due piccioni con una fava” – e dopo l’omicidio della fisioterapista 51enne – “gli ho sparato du botti”. Messaggi che l’amico di Molinaro ha detto di aver visto quando ormai era troppo tardi.    

L’uomo nel corso delle dichiarazioni fornite ai carabinieri della stazione Casalotti poco dopo l’omicidio, ha spiegato di aver esploso i colpi dopo “aver saputo tramite un sistema di videosorveglianza da lui installato nell’abitazione della donna di continui tradimenti e che la donna si era iscritta a un sito di incontri”. Una ricostruzione che però non ha trovato nessun riscontro nelle verifiche effettuate dagli inquirenti che non hanno rinvenuto alcun sistema di videosorveglianza a casa della donna.    

Le indagini vanno avanti per accertare chi abbia fornito al 53enne l’arma del delitto: un fucile a canne mozze. Anche per questo sono in corso indagini sul cellulare dell’uomo che si trova in carcere con le accuse di omicidio aggravato e detenzione abusiva di armi.

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