Nel secondo trimestre 2025 Stellantis ha effettuato a livello mondiale 1,4 milioni di consegne, con un calo del 6% rispetto all’anno precedente. L’azienda ha pubblicato i dati preliminari significativi del primo semestre 2025, non sottoposti a revisione contabile.

Stima ricavi netti semestre per 74,3 miliardi

Stellantis ha chiuso il primo semestre dell’anno con ricavi in calo a 74,3 miliardi di euro, a fronte di 85 miliardi nello stesso periodo del 2024, e una perdita di 2,3 miliardi, rispetto a un utile da 5,6 miliardi un anno fa. 

I dati risentono della fase iniziale delle azioni intraprese per migliorare le prestazioni e la redditività, con i nuovi prodotti che dovrebbero fornire maggiori benefici nella seconda metà del 2025, riferisce il gruppo automobilistico con un comunicato. Sui dati del primo semestre si sono fatti sentire anche circa 3,3 miliardi di euro di oneri netti al lordo delle imposte, principalmente legati ai costi per la cancellazione di programmi e alla svalutazione di piattaforme, all’impatto netto della recente normativa che elimina la sanzione prevista dal regolamento Cafe (Stati Uniti) e alle ristrutturazioni, che sono stati esclusi dall’utile operativo rettificato. Sempre su quest’ultimo impatti negativi sono derivati da costi industriali più elevati, dal mix geografico e di altra natura e dalle variazioni dei tassi di cambio.Inoltre Stellantis riporta i “primi effetti dei dazi statunitensi”: 0,3 miliardi di euro di dazi netti e la perdita di produzione già programmata legata all’attuazione del piano di risposta dell’Azienda”.    

I risultati finanziari del primo semestre del 2025 saranno resi noti, come programmato, il 29 luglio e in tale data sarà organizzata una call da parte del ceo Antonio Filosa e del cfo Doug Ostermann.

Il titolo scivola in apertura in Piazza Affari

Avvio di seduta in netto calo per Stellantis alla Borsa di Milano. Il titolo perde un 2,60 per cento alle prime contrattazioni, dopo che i dati preliminari comunicati dalla società hanno mostrato un calo del fatturato totale del primo semestre a 74,3 miliardi di euro, a fronte di 85 miliardi di un anno prima. Il periodo si è chiuso con una perdita netta da 2,3 miliardi di euro, mentre nel secondo trimestre le consegne sono calate del 6%.

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