Stop al programma di sviluppo della tecnologia a celle a combustibile a idrogeno: il colosso Stellantis, che dallo scorso giugno conta sul nuovo ad Antonio Filosa, ferma così il progetto che prevedeva l’adozione di veicoli commerciali leggeri alimentati a idrogeno prima della fine del decennio. 

Pertanto, si legge nella nota diramata “quest’anno Stellantis non lancerà più la sua nuova gamma di veicoli Pro One alimentati a idrogeno. La produzione in serie avrebbe dovuto iniziare quest’estate a Hordain, in Francia (furgoni di medie dimensioni) e a Gliwice, in Polonia (furgoni di grandi dimensioni)”.

La decisione, tranquillizza l’Azienda, “non avrà alcun impatto sul personale presso i siti produttivi di Stellantis”,mentre “le attivita’ di ricerca e sviluppo legate alla tecnologia dell’idrogeno saranno reindirizzate verso altri progetti”.

 

Le motivazioni sono state spiegate da Jean-Philippe Imparato, Chief Operating Officer per l’Europa allargata: “Il mercato dell’idrogeno rimane un segmento di nicchia, senza prospettive di sostenibilità economica a medio termine. Dobbiamo fare scelte chiare e responsabili per garantire la nostra competitività e soddisfare le aspettative dei nostri clienti con la nostra offensiva di veicoli elettrici e ibridi per passeggeri e veicoli commerciali leggeri”.

“La situazione attuale in cui si trova il segmento dell’idrogeno – sottolinea l’azienda nella nota – presenta anche sfide finanziarie per diversi stakeholder. In questo contesto, Stellantis ha avviato dei dialoghi con gli azionisti di Symbio per valutare le attuali conseguenze di mercato e preservare al meglio gli interessi di Symbio, nel rispetto dei rispettivi obblighi”.

Intanto la notizia ha provocato sconquasso per il titolo in Borsa, che ha subito presentato il conto di un calo del 4.24% a piazza Affari e fissando il titolo a 8.19 euro. 

 

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