Le parole definitive le ha pronunciate davanti alle telecamere di Rai Uno: “Il campo largo non esiste più, lo certifichiamo stasera” sentenzia Giuseppe Conte. Il sigillo sulla separazione è arrivato con la decisione, anche quella annunciata in tv, di non far correre il M5s insieme a Iv nemmeno in Emilia-Romagna e in Umbria. La risposta del Pd l’ha data il capogruppo al Senato, Francesco Boccia, anche se Marco Furfaro è stato più netto: “Quando Conte dice che non voterà col Pd io mi rattristo, ma Giorgia Meloni festeggia”.
Nell’intervista, l’ex premier parla anche di Ucraina: “Dopo due anni e mezzo, cosa abbiamo ottenuto? Stiamo dando le licenze all’Ucraina di usare missili a lunga gittata su obiettivi del territorio russo. Dovremo mandare anche le truppe. Biden e Rutte, il nuovo segretario generale della Nato, hanno già dichiarato ‘Acceleriamo l’ingresso dell’Ucraina nella Nato’, quindi si vuole deliberatamente portarla dentro per dichiarare guerra e coinvolgere anche la Nato”. Conte ha aggiunto: “Questa è un’escalation militare che non porterà a nulla, perché vincere militarmente la Russia significa andare incontro a un rischio nucleare, che sta diventando sempre più concreto. Non era meglio imporre subito una svolta negoziale con reciproche concessioni?” ha aggiunto Conte.