Che cosa vuol dire essere cassintegrati?

“Vuol dire che il proprio budget si riduce a 1.100 euro e che bisogna far fronte alle spese fino al prossimo stipendio che sarà di 1.100 euro”.

Gianluca è addetto alla lastratura della 500 elettrica. Oggi è in assemblea con i suoi colleghi di Stellantis davanti alla porta 5 di Mirafiori. Ha una moglie che con il Covid ha perso il lavoro, e due figli di 15 e 8 anni. Domani parteciperà allo sciopero generale dell’automotive e sarà a Roma alla manifestazione nazionale organizzata da Cgil, Cisl e Uil. A Torino invece il corteo di Fismic, Quadri e Ugl.

“Tante cose sono diventate proibitive – prosegue Gianluca – si decide se pagare una bolletta, e il prossimo mese non se ne potrà pagare un’altra. Si decide se far fare lo sport al figlio”.

I cassintegrati a Mirafiori sono duemila, hanno lo stipendio tagliato di un terzo e lavorano due giorni al mese. Come Michela, che è addetta alla logistica.

“Purtroppo devo dirmi fortunata – ci spiega – perché non ho figli. In un momento in cui sono stata triste perché non potevo averne, oggi devo sentirmi fortunata rispetto ad altri che hanno dei figli e quindi hanno delle spese in più”.

All’assemblea hanno partecipato anche operai di aziende dell’indotto, come Domenico, che lavora alla Lear e ha due figlie da mantenere agli studi.

“Praticamente abbiamo finito tutti gli ammortizzatori sociali entro la fine dell’anno – ci dice – Noi siamo la prima azienda dell’indotto che sta pagando questo disastro. Domani andiamo a Roma a far sentire la nostra voce ed era giusto venire anche qui davanti”.
 

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