“È importante per noi che oggi si manifesti con ampia partecipazione da ogni parte d’Italia perché quello che è successo il 2 agosto 1980 riguarda tutto il nostro Paese e non solo la nostra città. Le ultime sentenze della Corte di Cassazione lo confermano e abbiamo raggiunto una verità importante ma soprattutto la verità giudiziaria, quindi d’ora in poi nessuno potrà raccontare in modo diverso alla stazione di Bologna e anche nei mesi e anni precedenti, sappiamo chi sono i mandanti, gli esecutori e i depistatori”. Lo dichiara il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, aprendo in Comune la cerimonia per il 45esimo anniversario della strage. 

Verità e giustizia sono due parole scolpite nella carne della nostra città”, aggiunge Lepore, quindi Bologna sarà “sempre al fianco di tutte le associazioni dei familiari di tutte le città” interessate dalle stragi e di tutte le persone “tradite da uno Stato che si è voltato dall’altra parte o colpite dal terrorismo eversivo”. Cominciando il proprio intervento il sindaco ha dato il benvenuto alla ministra Anna Maria Bernini, ma gli applausi dei presenti sono iniziati quando Lepore ha citato gli altri rappresentanti istituzionali, come il presidente della Regione Emilia-Romagna, Michele de Pascale, ma soprattutto nel momento in cui il primo cittadino ha rivolto un “saluto particolare” a Paolo Bolognesi, che dopo molti anni lascia oggi la guida dell’Associazione dei familiari delle vittime. Applausi anche per il nuovo presidente Paolo Lambertini.

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