Al processo d’appello ter per la strage alla stazione di Viareggio (Lucca) del 29 giugno 2009, confermata la condanna a 5 anni per l’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti, tra i 12 imputati per i quali i giudici di secondo grado di Firenze, dopo il rinvio della Cassazione, erano chiamati a quantificare le condanne limitatamente all’entità della riduzione di pena inflitta per le circostanze attenuanti generiche. Moretti presente in aula. 

l processo d’appello ter, infatti, si è reso necessario dopo che il 15 gennaio del 2024 la Corte di Cassazione, pur confermando le responsabilità penali dei tredici imputati, già accertate per il disastro che ebbe origine dallo svio di un treno merci composto da vagoni cisterna contenenti gpl, la cui fuoriuscita innescò un’esplosione e un successivo incendio che devastò la zona della stazione ferroviaria, in parziale accoglimento del ricorso di dodici imputati, aveva annullato la sentenza emessa dalla Corte di appello di Firenze il 30 giugno 2022, limitatamente all’entità della riduzione di pena inflitta a tali imputati per le circostanze attenuanti generiche, che era stata determinata in un nono dalla Corte di appello, con rinvio, per nuovo giudizio sul punto, ad altra sezione della corte di appello di Firenze. 

 

A tutti gli imputati confermate le pene annullate
 

Non solo a Mauro Moretti ma a tutti gli altri 11 imputati al processo d’appello ter sono state confermate le pene inflitte nel precedente processo d’appello e poi annullate dalla Cassazione che aveva rinviato nuovamente il procedimento ai giudici di secondo grado del capoluogo toscano al solo fine di determinare la condanna in base alle attenuanti generiche. Così la sentenza emessa oggi dalla corte d’appello di Firenze dopo poco più di due ore di camera di consiglio.

Tra i 12 imputati figurano anche l’ex ad di Rfi di Rfi Michele Mario Elia che ha avuto 4 anni, 2 mesi e 20 giorni. Queste le altre condanne: Mario Paolo Pizzadini, manager di Cima Riparazioni, 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Daniele Gobbi Frattini, responsabile tecnico di Cima Riparazioni 2 anni, 10 mesi e 20 giorni; Mario Castaldo, ex direttore della divisione Cargo Chemical, 4 anni; Uwe Kriebel, operaio dell’officina Junghental (Germania), 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Helmut Broedel, funzionario dirigente dell’officina Junghental di Hannover, 4 anni, 5 mesi e 10 giorni; Andreas Schroeter, tecnico di Junghental, 4 anni e 8 mesi; Peter Linowski, amministratore delegato di Gatx Rail Germania, 6 anni; Rainer Kogelheide, amministratore delegato di Gatx Rail Austria, 6 anni; Roman Meyer, responsabile della flotta carri di Gatx Austria, 5 anni, 6 mesi e 20 giorni; Johannes Mansbart, manager di Gatx Rail Austria, 5 anni e 4 mesi. 

 

Il legale di Moretti: “Delusi, andremo in Cassazione”

“Siamo delusi e ricorreremo in Cassazione”. Lo ha detto l’avvocato Ambra Iovine, legale dell’ex ad di Fs e Rfi Mauro Moretti dopo la sentenza dell’appello ter per la strage di Viareggio. Moretti era presente in aula e si è allontanato in silenzio dal palazzo di giistizia. 

 

I legali dei familiari delle vittime: “La sentenza che ci aspettavamo”

“E’ la sentenza che ci aspettavamo. I familiari delle vittime, costituite parti civili, non hanno mai cercato vendetta o facile giustizialismo. Abbiamo partecipato al processo per affermare l’accertamento della verità e delle responsabilità. Anche la sentenza di oggi, per la sesta volta, conferma le responsabilità del disastro ferroviario e della morte di 32 persone. La quantificazione della pena, non è di competenza delle parti civili, e non ci interessa. Noi volevamo l’accertamento della verità, perché non accada mai più”. Lo ha detto all’Adnkronos l’avvocato Tiziano Nicoletti, legale di parte civile dei familiari delle vittime della strage ferroviaria di Viareggio riunite nell’associazione ‘Il mondo che vorrei’, commentando la sentenza della Corte d’appello di Firenze.
 

 

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