Accoltellate, strangolate, colpite con forbici o sassi. Non si ferma la strage infinita delle donne, molte volte per mano di mariti o ex compagni. Dall’inizio dell’anno le vittime di femminicidi in Italia sono più di quindici, di cui sei solo nei primi due mesi del 2025.
L’ultimo femminicidio in provincia di Napoli dove Martina Carbonaro è stata uccisa a soli 14 anni dall’ex fidanzato che ha poi confessato.
In una combo il luogo, ad Afragola, dove è stata ritrovata morta Martina Carbonaro e l’ex fidanzato reo confesso Alessio Tucci (Ansa)
Tra i casi più recenti l’omicidio di Teodora Kamenova, una cittadina bulgara di 47 anni, accoltellata a morte dal compagno a Civitavecchia lo scorso 15 maggio. L’uomo, un cittadino venezuelano di 54 anni, si è poi costituito ai carabinieri che hanno trovato la vittima, in una pozza di sangue, nell’androne del palazzo in cui viveva.
Prima di lei la 74enne Lucia Chiapperini è stata uccisa dal marito con 22 colpi di forbici. È accaduto il 18 aprile a Bitonto, in provincia di Bari. Video e audio hanno raccontano gli ultimi sette minuti di vita della donna colpita a morte nella loro abitazione. “Muori” le ha detto il marito offendendola in modo volgare “non meriti neppure compassione”. Poi ha contattato il 112.
Solo il giorno prima Samia Rejab Kedim è stata uccisa dall’altra parte d’Italia. A 46 anni è stata accoltellata a Udine dall’ex marito, che si trovava ai domiciliari con il braccialetto elettronico. È riuscito a raggiungerla durante un permesso e l’ha colpita, poi ha tentato il suicidio schiantandosi in auto. La coppia aveva tre figli.
Altro femminicidio consumato a Samarate, in provincia di Varese,Teresa Stabile, 55 anni, è stata accoltellata mentre saliva in auto. Il marito, dal quale si stava separando, aveva già annunciato il gesto in alcune lettere-testamento.
Il 2 aprile, invece, viene ritrovato il corpo della studentessa 22enne Ilaria Sula, nelle campagne vicino Roma. Il cadavere era in una valigia in fondo a un dirupo nei pressi di Poli. La giovane era scomparsa qualche giorno prima. Per l’omicidio è stato arrestato il suo ex.
“È vergognoso, ormai le ragazze si ammazzano per nulla. Se si va avanti così dove andremo a finire?”.
A dirlo Flamur Sula, padre di Ilaria Sula, parlando del femminicidio della quattordicenne Martina Carbonaro. “Bisogna prendere provvedimenti forti -sottolinea – altrimenti la situazione precipiterà”. Flamur racconta che, con il passare dei giorni, il “dolore aumenta”. “Il perdono? Per una cosa del genere non può esistere” sottolinea il papà di Ilaria.
Pochi giorni prima di Ilaria, il 31 marzo a Messina, è la volta di Sara Campanella, studentessa 22enne, viene uccisa in strada con una coltellata alla giugulare sferrata dal 27enne Stefano Argentino, anche lui universitario.
Mentre il 26 marzo è Spoleto il teatro dell’ennesimo femminicidio. La 36enne Laura Papadia è stata strangolata in un appartamento nel centro della cittadina dal marito. Uno dei motivi di dissidio tra i coniugi è che lei avrebbe voluto un figlio e lui no. L’uomo è stato bloccato nei pressi del ponte delle Torri di Spoleto dal quale minacciava di gettarsi nel vuoto.
5 gennaio 2025. I corpi senza vita di Eliza Stefania Feru, 29 anni, ed il marito Daniele Bordicchia, 39 anni, sono stati trovati al mattino nell’abitazione che la coppia condivideva in via degli Ulivi a Gaifana, una frazione di Gualdo Tadino, in provincia di Perugia. Bordicchia, guardia giurata, ha utilizzato la pistola d’ordinanza, una Glock 17 calibro 9, per uccidere la moglie. Dopo ha utilizzato la stessa arma per suicidarsi.

Eliza Stefania Feru (-)