I dubbi arrivano dalla Suprema Corte: i centri in Albania potrebbero non essere in linea con il diritto europeo e duqnue i trattenimenti illegitimi. Nell’incertezza, gli ermellini rinviano alla corte di giustizia europea due ricorsi: uno riguarda un migrante in una situazione di irregolarità amministrativa, un atro è di un uomo che ha presentato richiesta di asilo dal centro albanese. I due casi metterebbero in dubbio il trasferimento in Albania per problemi di territorialità: il primo in contrasto con la direttiva rimpatri, il secondo con la direttiva accoglienza. Una inversione ad U quella della prima sezione penale che l’8 maggio scorso aveva emesso una decisione in cui equiparava il cpr albanese a quelli italiani.
La Cassazione a questo punto chiama in causa la cosrete europea alla quale rinvina anche i due ricorsi del Viminale contro le mancate convalide del trattenimento decise dalla Corte d’appello di Roma.
Intanto dalle ispezioni a staffetta del tavolo asilo e immigraizone con alcuni parlamentari del partito democratico, emergono altre anomalie nelle detenzioni in Albania: tra le poche decine di persone trattenute a Gjader un uomo affetto da Hiv, tossicodipendente e mentalmente fragile che ha già fatto atti di autolesionismo. Prima di entrare a Gjader era stato rinchiuso per 125 giorni in diversi cpr italiani mentre sua condizione lo rende inidoneo a restare in qualsiasi CPR. In precedenza erano stati riscontrati altri casi di inidoneità e i migranti riportati in Italia.
 

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