Grande attesa oggi per l’audizione alla Camera dei Deputati dell’amministratore delegato di Stellantis Carlos Tavares. Alle 13,30 è atteso alla Sala del Mappamondo di Montecitorio dove riferirà, in inglese, alle commissioni Attività Produttive della camera e Industria del Senato. Audizione che si preannuncia tesa. L’ad sarà invitato a spiegare come intenda invertire il declino industriale dell’auto nel nostro Paese. Declino che si inserisce nella crisi internazionale dell’automotive, all’interno della quale, tuttavia, Stellantis fa la prestazione peggiore di tutte le case europee.
Sullo sfondo resta lo sciopero generale nazionale dell’automotive, con manifestazione a Roma, proclamato da Cgil, Cisl e Uil per il prossimo 18 ottobre.
La produzione in picchiata in Italia
Il 2024 rischia di chiudersi con meno di 500 mila veicoli assemblati nel Paese, la metà dell’obiettivo di un milione dibattuto con il Ministero delle Imprese nei mesi scorsi.
Anche la produzione di Mirafiori è in picchiata. Secondo l’ultimo report trimestrale della Fim Cisl, I volumi produttivi misurati nei primi 9 mesi sono pari a 22.240 unità rispetto alle 70.365 rilevate nel 2023. Un calo, quindi, pari a -68,4%. Il 91% dei volumi dello stabilimento torinese, pari a 20.210, sono rappresentati dalla 500 elettrica, il restante dalle produzioni Maserati con 2.030 unità. Quest’ultime ben lontane dalle 41.000 unità prodotte nel 2017, anno di punta delle produzioni Maserati. La situazione è in peggioramento e per i prossimi mesi non si vedono segnali di miglioramento.
Le mosse di Governo e opposizioni
Le opposizioni hanno presentato una mozione unitaria volta a bloccare “la fuga di Stellantis dall’Italia”, chiedendo “iniziative a supporto della filiera” dell’auto, lo stop alla delocalizzazione dei fornitori, un piano di assunzioni di giovani e il mantenimento nel Paese della progettazione. La maggioranza ha risposto con una mozione per impegnare il governo a rivedere la svolta elettrica in Ue e a convocare i vertici di Stellantis affinché precisino i termini del piano per l’Italia. Per evitare rischi, intanto, Palazzo Chigi ha sì autorizzato la casa a cedere il 50,01% dei robot Comau al fondo statunitense One Equity, imponendo, però, ai sensi del golden power obblighi riguardo al mantenimento in Italia di impianti, direzione, ricerca e sviluppo.
L’audizione arriva il giorno dopo il consiglio di amministrazione di Chrysler, società americana del gruppo, a Detroit, a cui ha partecipato Tavares e che è stato convocato per discutere dei risultati deludenti, di tagli ai costi, di un rimpasto ai vertici di marchi e mercati con uscite di peso, nonché, della successione dello stesso ad, programmata per il 2026. Un processo già “in corso”, ricorda la multinazionale.
I nuovi fondi regionali in Piemonte
Intanto ieri nel grattacielo della Regione Piemonte a Torino si è riunito il tavolo sull’auto con istituzioni e sindacati. La Regione ha annunciato di essere pronta a stanziare 10 milioni di euro di Fondi sociali europei come indennità di formazione ai lavoratori del settore automotive in cassa integrazione. L’obiettivo è fornire ai dipendenti quelle competenze che possano renderli appetibili sul mercato e, al contempo, sostenere le persone in difficoltà a causa della contrazione del reddito. I fondi saranno definiti nei dettagli a novembre e copriranno tutto il 2025.
Con 730 imprese e 56 mila addetti, infatti, l’automotive è uno dei settori trainanti dell’economia piemontese, ma anche quello che rischia di pagare il prezzo più alto. Secondo le stime di Anfia, i posti a rischio potrebbero addirittura arrivare a 18-20 mila nei prossimi anni.
La Regione precisa che i fondi non sono un sussidio, come il reddito di cittadinanza, ma servono per politiche attive.
Soddisfatte parzialmente Cgil, Cisl e Uil, che valutano positiva la misura ma attendono di vedere come verrà applicata e ritengono comunque indispensabile un piano industriale di lungo periodo.
Al via processo per successore Tavares dopo il 2026
Stellantis conferma che il “processo formale per identificare il successore di Carlos Tavares, a conclusione del suo termine come Ceo agli inizi del2026, è in corso”. Lo afferma Stellantis in una nota. A guidare il processo è un “comitato speciale del board presieduto da John Elkann” e il lavoro “sarà completato entro il quarto trimestre del 2025”, mette in evidenza la nota.