La polizia indiana ha arrestato uno youtuber americano sbarcato sull’Isola di North Sentinel nel Golfo del Bengala dove ha tentato di entrare in contatto con una delle tribù più isolate al mondo lasciando “in offerta” una bibita in lattina e una noce di cocco dopo aver cercato di attirare l’attenzione degli indigeni con un fischio.

Mykhailo Viktorovych Polyakov, 24 anni originario di Scottsdale in Arizona, è stato arrestato il 31 marzo, due giorni dopo aver messo piede sull’isola indiana protetta nell’arcipelago delle Andamane. Voleva incontrare i Sentinelesi, un popolo che vive in totale isolamento dal mondo esterno e che, in passato, ha reagito attaccando gli intrusi che hanno provato ad avventurarsi nel loro territorio.

Polyakov, che il 17 aprile dovrà comparire in tribunale, rischia una condanna fino a cinque anni di carcere e una multa. Le autorità indiane hanno informato l’ambasciata statunitense del caso.

Un regolamento del 1956 sulla protezione delle tribù delle Isole Andamane e Nicobare vieta di avvicinarsi a una distanza inferiore alle cinque miglia nautiche (nove chilometri), al fine di proteggere la comunità dalle malattie infettive “continentali” da cui potrebbero non essere immuni.

Nel 2018, per dare una spinta al turismo, il governo indiano ha escluso 29 isole – tra cui North Sentinel – dal regime di Restricted Area Permit (RAP), precisando poi però che l’allentamento del divieto era rivolto solo a ricercatori e antropologi forniti di una preventiva autorizzazione.

I Sentinelesi usano lance e archi con cui cacciano gli animali che si aggirano sull’isola, piccola e ricca di foreste e sono considerati una delle ultime tribù indigene mai contattate. Si presume che vivano lì da migliaia di anni e la loro lingua, cultura, religione e struttura sociale sono in gran parte sconosciute.

Il primo contatto pacifico con la tribù avvenne nel 1991 ad opera di Triloknath Pandit, direttore dell’Anthropological Survey of India (AnSI). Tuttavia, nonostante gli antropologi fossero riusciti a stabilire ripetuti contatti amichevoli, lasciando noci di cocco e altri doni, i Sentinelesi si mostrarono restii a una prolungata interazione e le visite indiane sull’isola furono interrotte nel 1997.

Nel 2018, John Chau, un giovane missionario americano, sbarcato illegalmente sull’isola, è stato ucciso dagli isolani di North Sentinel; a quanto pare, questi ultimi lo hanno colpito con delle frecce e poi hanno seppellito il suo corpo sulla spiaggia.

Le autorità indiane hanno limitato i contatti a rari incontri di “donazione” aperte  a piccole squadre di funzionari e scienziati. Le navi della marina militare indiana pattugliano le acque intorno all’isola per impedire agli estranei di avvicinarsi.

La polizia ha dichiarato che Polyakov, giunto sull’isola in gommone grazie al navigatore GPS, è rimasto sulla spiaggia per circa un’ora, soffiando con un fischietto per attirare l’attenzione, ma non ha ottenuto alcuna risposta dalla tribù.

In seguito ha lasciato una lattina di Diet Coke e una noce di cocco come offerta, ha girato un video con la sua telecamera e ha raccolto alcuni campioni di sabbia prima di tornare alla barca.

Al suo ritorno è stato avvistato dai pescatori locali, che hanno informato le autorità. Polyakov è stato arrestato a Port Blair, la capitale delle Isole Andamane e Nicobare, un arcipelago a circa 750 miglia (1.207 chilometri) a est della terraferma indiana.

In precedenza, lo youtuber americano aveva fatto due tentativi di visitare le isole a bordo di un kayak gonfiabile, a ottobre dell’anno scorso e a gennaio, .

Survival International, un gruppo che tutela i diritti dei popoli indigeni, ha dichiarato che il tentativo di Polyakov di entrare in contatto con le tribù di North Sentinel è stato “sconsiderato e idiota”.

“Le azioni di questa persona non solo hanno messo in pericolo la sua vita, ma anche quella dell’intera tribù dei Sentinelesi”, ha dichiarato in un comunicato la direttrice del gruppo Caroline Pearce.

Di recente, in Australia ha suscitato grandi polemiche la “trovata” di un’altra influencer appassionata di viaggi e avventura che ha pubblicato un video in cui prende in braccio un piccolo vombato sottraendolo alla madre. 

Il gesto ha provocato la reazione del governo australiano che ha minacciato l’espulsione della donna e l’ira del primo ministro Anthony Albanese che le ha suggerito di provare con altri animali meno mansueti: “Prenda un cucciolo di coccodrillo alla madre e vediamo come va a finire”.

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