Se l’è visto passare vicino, uno sguardo “al buio” del killer, il reo confesso Moussa Sangare, che poi “ha fatto una strana smorfia”, e poi è fuggito in bicicletta, forse appena prima di uccidere a coltellate Sharon Verzeni.
E’ il raccapricciante racconto di un testimone, nell’intervista raccolta per Rainews da Laura Tangherlini.
Che ipotizza di essere forse scampato ad una possibile aggressione con il coltello. Poco dopo, Moussa ha raggiunto Sharon che camminava “guardando le stelle” ascoltando della musica, per ucciderla con 4 coltellate, senza una ragione.