Oggi sui listini azionari europei la giornata è poco mossa, anche perché la borsa di Londra è chiusa per festività. A Milano l’indice Ftse Mib segna +0,06%, Francoforte -0,17%, Parigi +0,20%. Ma i mercati già venerdì avevano festeggiato, sulle due sponde dell’Atlantico, dopo che il governatore della Fed, la banca centrale americana, dal Forum di Jackson Hole, aveva detto: «È arrivato il momento di iniziare ad aggiustare la politica monetaria».

Anche i future che anticipano l’apertura di Wall Street registrano variazioni limitate. La prospettiva di un taglio dei tassi a settembre ha provocato, tra gli altri effetti, il calo del dollaro e dei rendimenti dei titoli di Stato. Questa dinamica ha contribuito a portare l’oro al massimo storico, oltre i 2.525 dollari all’oncia, +0,55%. L’oro infatti è scambiato in dollari e non dà rendimenti, così il calo dei tassi lo rende relativamente più appetibile. È poi un bene rifugio e sale perché crescono le tensioni in Medio Oriente. Anche il petrolio sale, oggi +2% per il Brent, oltre gli 81 dollari al barile. E a spingerlo c’è anche la decisione del governo di Khalifa Haftar, che controlla l’est della Libia, di fermare la produzione e l’export di petrolio. È la risposta al tentativo del governo di unità nazionale che regna su Tripoli e sul nord-ovest del Paese di sostituire il governatore della banca centrale, come afferma il governo di Haftar in un post su Facebook ripreso da Bloomberg.

A Piazza Affari il miglior titolo è Tim, +2,28%: il Corriere della Sera sabato ha scritto che il banchiere Claudio Costamagna starebbe lavorando a una cordata di investitori per rilevare la quota di Vivendi in Tim.

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