Con 25 avvisi di garanzia la procura di Torino ha chiuso le indagini sui bilanci della Città della Salute del capoluogo piemontese. Secondo gli inquirenti iconti sarebbero stati falsificati per alleggerire il passivo, in particolare per quanto riguarda le voci della libera professione.
L’inchiesta ha portato ad accertare, che per diversi anni nessuno aveva chiesto ai medici che eseguivano prestazioni sanitarie intramoenia diversare la quota del 5% prevista dalla legge Balduzzi per chi esercita privatamente all’interno delle strutture sanitarie pubbliche, portando così con il tempo ad allargare un buco di diversi milioni di euro.