Anche a fronte di un’intesa di principio sui dazi con gli Stati Uniti, “la nostra posizione è chiara: chiediamo una riduzione delle tariffe già in questa fase transitoria” e “l’introduzione di una clausola che congeli” la possibile introduzione di nuove misure da parte di Donald Trump fino alla finalizzazione dell’accordo. 

Lo ha detto il presidente della commissione per il Commercio internazionale del Parlamento europeo, Bernd Lange, in conferenza stampa, evidenziando che su queste due richieste “non è ancora arrivato alcun impegno” da parte di Washington.

“Il nodo centrale sono le tariffe settoriali, che stanno colpendo duramente il nostro sistema industriale. Intravedo uno spiraglio per un possibile accordo su acciaio e automobili”, ha evidenziato il socialista tedesco.

“Trump ieri ha dichiarato che l’Ue sta trattando meglio gli Stati Uniti”, ma “non si tratta di un negoziato amichevole”, ha proseguito Lange, osservando che “le lettere formali” inviate nei giorni scorsi dal presidente americano con la nuova ondata di dazi riservata a diversi Paesi “non sono particolarmente diplomatiche” e mostrano un “rapporto di forza, non di partenariato”.

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