Un post su truth, per difendere l’amico con cui “abbiamo attraversato l’inferno”. Ma anche un’entrata a gamba tesa sul sistema giudiziario israeliano che, per corruzione, ha messo sotto processo il Premier Israeliano Benjamin Netanyahu. Donald Trump è uno che con la giustizia ha a che vedere. E, da Presidente degli Stati Uniti, vede i suoi diversi processi in qualche modo fermi per il ruolo che sta svolgendo. Al momento, il Tycon è coinvolto in diversi procedimenti legali. Il più rilevante è il caso di New York, dove è stato incriminato per 34 capi d’accusa per falsificazione di documenti aziendali: il processo Stormy Daniels, per cui è stato condannato ma per il quale non ci sarà pena. Così, dopo che Netanyahu sul Muro del Pianto ha pregato per la salute dell’amico americano, ieri il Tycoon ha parlato per chiedere a Israele di non condannare ”l’eroe” della guerra con l’Iran. 

Netanyahu oggi al Muro del pianto (Twitter @netanyahu)

22/06/2025

Il “difficile” rapporto con la Giustizia, elemento comune ai due leader

La questione giustizia, dunque, accomuna entrambi. Più volte gli analisti hanno affermato come l’eventuale cambio alla guida del governo dello stato ebraico per Bibi significherebbe arrivare ben presto a conclusione del processo che lo vede accusato di corruzione. E allora Donald Trump sceglie di difenderlo, apertamente.

“Sono rimasto scioccato nell’apprendere che lo stato di Israele, che ha appena vissuto uno dei suoi momenti più grandi della storia ed è guidato con forza da Bibi Netanyahu, sta continuando la sua assurda caccia alle streghe contro il suo primo ministro!”. Scrive donald trump su truth, difendendo l’amico sotto processo per corruzione. “Bibi ed io abbiamo appena attraversato l’inferno insieme, combattendo un nemico di Israele tenace e di lunga data: l’Iran. Bibi non avrebbe potuto essere migliore, più acuto o più forte nel suo amore per l’incredibile terra Santa”, ha aggiunto il Presidente. 

New York, processo su Stormy Daniels contro Donald Trump

New York, processo su Stormy Daniels contro Donald Trump (Ipa)

“Il processo a Bibi Netanyahu dovrebbe essere annullato immediatamente, o dovrebbe essere concessa la grazia a un grande eroe, che ha fatto così tanto per il suo Stato”. 

“Forse non conosco nessuno che avrebbe potuto lavorare in migliore armonia con il Presidente degli Stati Uniti di lui. Sono stati gli Usa a salvare Israele, e ora saranno gli Usa a salvare Bibi Netanyahu. Non possiamo permettere questo paradosso della giustizia”, ha incalzato il tycoon.

giornalista palestinese locale Mamduh Qantiya, ucciso in un attacco israeliano (afp)

Il “difficile” rapporto di entrambi con la libertà di stampa

Ma le assonanze arrivano, tra i due, anche su un’altra questione. L’insofferenza nei confronti della stampa. Netanyahu ha vietato l’ingresso a Gaza dei giornalisti di tutto il mondo. Quella guerra deve essere il più possibile raccontata dal main stream israeliano, dalle informazioni che arrivano dall’Idf, l’esercito dello Stato ebraico. L’insofferenza, poi, viene dimostrata nei confronti dei giornalisti freelance che da Gaza e dai territori della Cisgiorania provano a raccontarla. Otre 200 giornalisti uccisi dal 7 di ottobre ad oggi dopo che Israele ha scatenato la reazione distruggendo Gaza e provocando oltre 60mila morti.

E Trump stesso non ha buoni rapporti con quella stampa che utilizza il “dubbio” come elemento fondamentale di inchiesta, provando a comprendere se le informazioni ufficiali che arrivano dalla Casa Bianca siano davvero veritiere. 

Donald Trump vuole cacciare Natasha Bertrand dalla Cnn (@web)

26/06/2025

Così ieri, dopo aver insultato i giornalisti di Cnn e New York Times per aver riportato un rapporto di un’agenzia del pentagono secondo il quale gli attacchi americani non avrebbero danneggiato particolarmente i siti nucleari dell’Iran, Donald Trump ha chiesto il licenziamento di Natasha Bertrand, la reporter della all news che lo ha pubblicato per prima. “Dovrebbe essere licenziata dalla Cnn! L’ho vista per tre giorni diffondere fake news e dovrebbe essere cacciata via ‘come un cane'”, ha attaccato il presidente su truth. “Ha mentito sulla storia dei siti nucleari, tentando di distruggere i nostri piloti facendoli apparire cattivi quando, in realtà, hanno fatto un ottimo lavoro e hanno ottenuto l’annientamento totale!”, ha insistito il tycoon. 

“Non dovrebbe essere autorizzata a lavorare per la Cnn, che si occupa di fake news. Sono persone come lei che hanno distrutto la reputazione di un’emittente un tempo grandiosa. Il suo atteggiamento era così palesemente negativo e non ha le carte in regola per essere una corrispondente davanti alle telecamere, nemmeno lontanamente. Licenziatenatasha!”, ha inveito Trump.

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