Per la prima volta nella storia americana, un presidente in carica rivendica il diritto di invalidare la grazia di un predecessore, inventando un inesistente nuovo potere per sé stesso. È l’ultima mossa controversa di Donald Trump, che sta sferrando un’offensiva senza precedenti contro lo stato di diritto, confermando che la sua sete di vendetta è più viva che mai. Il capo della Casa Bianca ha scritto su truth che non considera più valide le grazie preventive concesse da Joe Biden ai membri della commissione bipartisan della camera sull’assalto al Capitol Hill e a una serie di altre persone che the Donald considera suoi nemici politici, perché sarebbero state firmate utilizzando un dispositivo autopen, ossia con la firma automatica. 

L’addio di Biden (AFP)

Ma nella Costituzione o nella giurisprudenza non esiste alcun potere per annullare una grazia e non ci sono eccezioni per quelle firmate tramite autopen. “Le ‘grazie’ che sleepy Joe Biden ha concesso alla commissione non selezionata di criminali politici e a molti altri – scrive Trump su Truth come fosse una gazzetta ufficiale – sono qui dichiarate nulle, vacanti e senza ulteriore valore o effetto, in quanto sono state firmate con autopen. In altre parole, Joe Biden non le ha firmate ma, cosa più importante, non ne sapeva nulla!”. “I documenti necessari per le grazie non sono stati spiegati a Biden o da lui approvati. Non ne sapeva nulla e le persone che lo sapevano potrebbero aver commesso un crimine”, prosegue, evocando il presunto deterioramento cognitivo del suo predecessore e insinuando che il suo entourage ne abbia approfittato. Segue la minaccia: “I membri della commissione non selezionata, che hanno distrutto e cancellato tutte le prove ottenute durante i loro due anni di caccia alle streghe contro di me e molte altre persone innocenti, dovrebbero comprendere appieno che sono soggetti a indagini al più alto livello”. 

L'ex Presidente degli Stati Uniti Obama

L’ex Presidente degli Stati Uniti Obama (AFP)

La mossa arriva dopo che il think tank conservatore Heritage foundation ha accusato Biden di non aver firmato fisicamente diversi documenti, comprese alcune grazie, puntando il dito sulle firme conservate negli archivi nazionali, che però non mostrano le copie originali bensì quelle digitalizzate, dove la firma è generata dal computer. In ogni caso, se anche Biden avesse usato l’autopen, nel 2005 il dipartimento di giustizia ha chiarito che “Il presidente non ha bisogno di compiere personalmente l’atto fisico di apporre la sua firma su un provvedimento che approva”. L’uso dell’autopen è un aspetto della governance solitamente non controverso ed è stato utilizzato per la prima volta per firmare una legge su indicazione di un presidente nel 2011, quando Barack Obama era in viaggio in Europa e voleva firmare un pezzo di legislazione approvato dal Congresso che estendeva il Patriot act per altri quattro anni. 

Dopo le sue dichiarazioni su Truth, il Presidente Trump fa un passo indietro. “Non è una mia decisione ma dovrebbe deciderlo un Tribunale. Per me quelle grazie dovrebbero essere nulle”

Dopo il post su Truth, Trump è sembrato fare in parte marcia indietro davanti ai reporter, spiegando che “non è una mia decisione”. “Sarebbe una decisione che spetta a un tribunale. Ma direi che (le Grazie) sono nulle e prive di valore, perché sono sicuro che Biden non aveva idea che cio’ stesse accadendo”. Nelle ultime ore della sua presidenza, Biden ha concesso un’ondata di grazie preventive al figlio Hunter, a vari parenti, a tutti i membri della commissione 6/1, tra cui la repubblicana Liz Cheney, al generale Mark A. Milley e ad Anthony Fauci.  

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