Le neoplasie della bocca, o cavo orale, assieme a quelle che interessano faringe, laringe, ghiandole salivari, cavità nasali e seni paranasali, rientrano fra i cosiddetti tumori della testa e del collo.

La bocca, o cavo orale, comprende i due terzi anteriori della lingua, le gengive, la superficie interna delle guance e delle labbra, l’area situata sotto la lingua, la parte superiore ossea e la zona che si colloca in posizione posteriore rispetto ai denti. Tutte queste sedi possono essere interessate dalla crescita di un tumore.

In Italia ogni anno vengono diagnosticati circa 4.000 casi di tumori alla bocca, più frequenti negli uomini che nelle donne. L’incidenza in Italia è di 7 casi ogni 100.000 abitanti.

I sintomi

Qualsiasi dolore alla bocca, ferita che non si rimargina o gonfiore persistente, anche se non dolente, deve essere esaminato da un medico, si legge nel portale della Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro.

È importante non sottovalutare la presenza di eventuali lesioni della bocca: noduli o indurimenti della mucosa, piccole ulcere, placche bianche o rosse o bianco-rossastre (specie se sanguinanti), escrescenze. È opportuno prestare particolare attenzione anche qualora non si riesca a masticare correttamente oppure si provi dolore in un punto preciso nell’indossare una dentiera o una protesi. I tumori del cavo orale possono causare inoltre dolore all’orecchio. Questi sintomi non dipendono necessariamente da patologie di tipo oncologico, ma per scoprire la causa è necessario rivolgersi al medico.

Diagnosi e cura

Il cancro della bocca, se riconosciuto in fase precoce, può essere curato con successo. I ritardi diagnostici dipendono in genere da una sottovalutazione dei sintomi. Per individuare i tumori del cavo orale si ricorre all’ispezione visiva e alla palpazione della bocca e della lingua. Ogni lesione sospetta della mucosa deve essere sottoposta a biopsia attraverso il prelievo di una piccola porzione di tessuto, spiega la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro.

I tumori del cavo orale sono generalmente curati con l’asportazione chirurgica della massa cancerosa ed eventualmente dei linfonodi interessati. Qualora l’asportazione interessi una zona molto ampia, si procede a ricostruzioni sofisticate con autotrapianti di pelle, muscolo e/o osso. Dopo l’intervento è utile una rieducazione alla fonazione e alla deglutizione coordinata da logopedisti specializzati.

Radioterapia e chemioterapia sono in genere usate come terapie adiuvanti postoperatorie dei tumori localmente avanzati e, con minor frequenza, in alternativa alla chirurgia.

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