Parte l’arruolamento dei pazienti per il primo vaccino terapeutico a mRna contro il carcinoma della pelle a cellule squamose. E’ il cosiddetto ‘tumore del marinaio’, uno dei tumori della pelle più diffusi che colpisce soprattutto chi si è esposto troppo al sole senza accurata prevenzione – come marinai, braccianti, muratori – e che, se individuato in stadio avanzato, è molto difficile da trattare. A promuovere la sperimentazione è l’Istituto tumori Irccs Pascale di Napoli. “La nostra speranza è quella di poter dare una nuova e più efficace opzione terapeutica a quanti più pazienti possibili”, spiega Paolo Ascierto, direttore del dipartimento Melanoma e tumori della cute, immunoterapia oncologica sperimentale e terapie innovative del Pascale, che ha iniziato uno studio di fase 2 randomizzato su 600 pazienti arruolati: persone anziane, per lo più uomini, con un passato di esposizione al sole molto intenso, con lesioni della cute molto gravi. Di questi, 250verranno trattati con due cicli di vaccino e l’immunoterapico Pembrolizumab a cui seguirà l’intervento chirurgico e poi il trattamento adiuvante. Altri 250 saranno trattati soltanto insala operatoria, e gli ultimi 100 sottoposti a due cicli di immunoterapia, chirurgia e immunoterapia adiuvante, senza il vaccino.

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