Ripartirà da capo l’udienza preliminare per l’incidente del Mottarone, in cui tre anni e mezzo fa morirono 14 persone, tra cui due bambini. L’unico a salvarsi fu il piccolo Eitan, che all’epoca aveva 5 anni. Dopo circa 10 mesi di confronto in aula su due perizie tra accusa e difesa, il procedimento ritorna indietro. E questo perché il giudice per l’udienza preliminare di Verbania, Rosa Maria Fornelli, ha restituito il fascicolo alla procuratrice Olimpia Bossi e alla pm Laura Carrera

Le quali non hanno accolto la richiesta con cui la giudice, prima dell’estate, invece di decidere se mandare a processo o meno gli imputati, aveva chiesto, in base alla riforma Cartabia, modifiche di un certo peso al capo di imputazione – con l’esclusione, tra l’altro, dei reati relativi alla sicurezza sul lavoro – incassando, però, un rifiuto. Con una memoria avevano replicato che, in base alla norma, il gup non deve comunque avere “il dominio incontrastato” sulla “qualificazione giuridica dei fatti (…) che comporti una riduzione delle contestazioni“. 

Il pubblico ministero, nella sua memoria, ha tratteggiato aspetti tecnici lodevoli: non è sbagliato quello che dice, però attualmente la norma è così e sono convinto che oggi il giudice abbia preso la decisione giusta“, ha commentato l’avvocato Marcello Perillo, difensore di Gabriele Tadini, il caposervizio dell’impianto di risalita, l’unico degli imputati che per sei mesi è stato agli arresti domiciliari.

Strage funivia Mottarone, le operazioni di rimozione con elicottero della cabina precipitata (LaPresse)

Siamo in una fase nuova, inesplorata: abbiamo una regressione del procedimento, come se l’udienza preliminare non ci fosse più, ma una richiesta di rinvio a giudizio con dei capi d’imputazione, che sono stati oggetto di critica, che rimane sul tavolo. Vedremo che cosa farà la procura” ha aggiunto Andrea Da Prato, difensore del direttore d’esercizio Enrico Perocchio, altro imputato. Da quanto si è saputo i pubblici ministeri dovrebbero riprendere in mano il fascicolo per ragionare su alcuni punti delle imputazioni e magari apportare qualche ritocco.

Dopo di che, se tutto va bene, si dovrebbe procedere con una nuova chiusura delle indagini e poi, probabilmente all’inizio del prossimo anno, con una seconda richiesta di rinvio a giudizio. Dunque tra qualche mese di dovrebbe ritornare in aula. Al momento gli imputati, oltre a Tadini e Perocchio, sono Luigi Nerini, il titolare della società che gestiva Ferrovie del Mottarone spa, Anton Seeber, presidente del cda di Leitner, il gruppo incaricato della manutenzione, Martin Leitner, consigliere delegato per cui era stato chiesto il proscioglimento, e Peter Rabanser, responsabile del customer service. Oltre a loro sei, sono imputate le due stesse società.

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