Davide Fontana, accusato dell’omicidio della ex fidanzata Carol Maltesi commesso l’11 gennaio 2022 a Rescaldina, nel Milanese, è stato condannato all’ergastolo nel processo di secondo grado bis. Lo ha deciso la Corte d’Appello di Milano, riconoscendogli l’aggravante della premeditazione.
La Corte d’assise di appello di Milano ha confermato nel processo di secondo grado bis la condanna all’ergastolo per Fontana: tra il 10 e l’11 gennaio del 2022 lui le tagliò la gola mentre giravano un filmino hard nella casa di lei.
Il collegio, presieduto da Renata Peragallo, ha ribadito la sussistenza della circostanza aggravante della premeditazione ritenendola prevalente sulle circostanze attenuanti generiche. Escluso un periodo di isolamento diurno. Le motivazioni della sentenza saranno depositate entro 60 giorni.
Le circostanze del delitto
La 26enne si occupava della realizzazione di contenuti per la piattaforma Onlyfans. Il giorno dell’omicidio, lei e il bancario si erano incontrati proprio per girare insieme un video, nel quale lei doveva apparire legata e con un cappuccio sulla testa, e che era stato commissionato da Fontana tramite un profilo falso. Realizzando quel filmato lui la uccise, ebbe “l’opportunità per l’attuazione” del delitto che aveva già “preordinato”, secondo la Corte, dopo aver “carpito” alla vittima il consenso “di porsi in una condizione di passività assoluta”, “inerme, in balia dell’altrui violenza senza poter reagire, difendersi, urlare, chiedere soccorso”.
Fontana, si legge nelle 95 pagine di motivazioni, portò avanti la “cinica estensione di uno studiato ‘contrappasso'”, con un “ultimo, osceno, ‘set cinematografico’, un’ultima uscita di scena simbolicamente punitiva per avere la vittima cercato nella carriera di attrice-porno la sua indipendenza, economica e personale”.