«Il federale», diretto da Luciano Salce nel 1961, recupera in grottesco la tragedia fascista. Anche per merito dei due attori protagonisti: Tognazzi e Georges Wilson
«La ciociara», «Il gobbo», «Era notte a Roma», «Tiro al piccione», debutto del compianto Montaldo, «Kapò», «Un giorno da leoni», «La lunga notte del ‘43», «Tutti a casa», eccetera. Agli inizi degli anni Sessanta il nostro cinema riprese dal neorealismo il discorso sulla guerra e il fascismo. Nel gruppo si distinse «Il federale» del 1961, perché è l’unico virato in commedia, diretto da Luciano Salce, gran talento satirico complice dei Gobbi di Franca Valeri e Vittorio Caprioli, e interpretato da un comico di grande successo in rivista e tv: un, due, tre, ecco il primo film «serio» di Ugo Tognazzi, che diventerà protagonista della commedia e grande attore drammatico, ma questo fu il suo trampolino di lancio.
Siamo nel 1944 e il graduato delle Brigate nere Arcovazzi deve scortare a Roma dall’Abruzzo in uno scassato sidecar il filosofo «sabaudo badogliano» Bonafè, un grande Georges Wilson, che cita impunemente Marcel Proust all’allibito, meschino e ottuso federale che arriva a Roma scopre, che il fascismo è caduto e deve darsela a gambe. Naturalmente tra i due fa a tempo a serpeggiare un minimo di umanità, mentre il film, on the road pieno di buche e fango, è l’occasione divertente per due caratteri storici che sfruttano l’occasione di un viaggio in una Italia distrutta in cui incontrano a un mercato nero anche una giovanissima Sandrelli.
Scritto da Castellano e Pipolo (poi scriveranno per Salce con «La voglia matta»), la produzione italo-francese, recupera in grottesco la tragedia fascista, merito dei due attori citati: la platea non aspettava altro e l’incasso sfiorò il miliardo. Nel cast troviamo, nel giro d’Italia, presenze di classe come Gianrico Tedeschi, Renzo Palmer, Elsa Vazzoler, Gianni Agus e lo stesso Salce nel ruolo di un tenente tedesco. È questa la prima colonna sonora che Ennio Morricone firmò col suo nome.
Il federale, di Luciano Salce, 1961, La7, venerdì 8 settembre, ore 21.15
7 settembre 2023 (modifica il 7 settembre 2023 | 20:46)
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