Il Remigration Summit, tenutosi il 17 maggio 2025 al Teatro Condominio di Gallarate, ha riunito circa 250 esponenti dell’ultradestra europea per discutere la “remigrazione”, ovvero il rimpatrio forzato di chi delinque e di chi non sia abbastanza integrato o “assimilato”. L’evento, anticipato alle 9 per evitare scontri, ha visto imponenti misure di sicurezza e proteste, con un flash mob del centrosinistra a Gallarate e cortei a Milano, dove si sono verificati tafferugli. Tra i partecipanti, inglesi, polacchi, olandesi e italiani, inclusi esponenti leghisti come Davide Quadri, che ha definito la remigrazione un tema del partito. Il generale Roberto Vannacci, eurodeputato e vicesegretario della Lega, non presente fisicamente, ha inviato un videomessaggio: «Porterò questa battaglia a Bruxelles”. Le opposizioni, con Elly Schlein e Maurizio Landini in piazza, hanno condannato l’evento come razzista, mentre il ministro Piantedosi ha difeso la libertà di espressione, suscitando critiche.
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