Per l’Italia l’accordo trovato al Consiglio Ambiente sulla revisione della legge sul clima è un “buon accordo”, un “buon compromesso”, che riconosce le “istanze” presentate dal nostro Paese. Lo dice il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Gilberto Pichetto Fratin, al termine del lunghissimo Consiglio che ha consentito di chiudere, dopo oltre venti ore di lavori, un’intesa sulla revisione della legge sul clima, dalla quale discende il contributo dell’Ue alla riduzione delle emissioni per la Cop30 (Ndc in gergo) che inizierà a giorni a Belèm, in Brasile.

“Abbiamo approvato sia la legge clima che l’Ndc per la Cop 30 – dice il ministro – è stata una trattativa intensa: la Commissione ha riconosciuto che le istanze che portavamo avanti come Italia, e come gruppo di Paesi uniti all’Italia, erano rilevanti ed erano importanti, equilibrate. Ha riconosciuto le istanze che riguardavano lo slittamento di un anno dell’Ets 2”. Inoltre, “per la prima volta”, vengono citati nella normativa “i biofuel, i biocarburanti”. Inoltre, continua Pichetto, “ha dato disponibilità non solo a passare dal 3 al 5% dei crediti di carbonio internazionali, ma anche di inserire poi, in fase di revisione, un ulteriore 5% a valere su quelli che sono i crediti domestici”. C’è poi “tutta una serie di altre valutazioni che riguardano la parte di commercio internazionale” che erano emerse nel “Consiglio Europeo”. Insomma, per il ministro “le istanze che sono pervenute dai vari Paesi sono state accolte, pertanto si è trovato un buon accordo”.

Condividere.
Exit mobile version