Una serra di marijuana nel castello di Santa Marinella. A finire nei guai è il principe Andrea Odescalchi, già arrestato nel 2016 per lo stesso motivo: aver allestito, in una pertinenza del giardino del castello, una coltivazione di piante di marijuana. 

Lo riporta “Il Messaggero” che spiega che il principe Odescalchi, quarantadue anni, torna ai domiciliari per detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. 

Il precedente 

Quasi dieci anni fa, infatti, i militari trovarono, a seguito di un controllo, una serra con 35 piante di marijuana. Stavolta, erano 23 quelle ma sempre negli stessi ambienti. Anche in quest’occasione, la scoperta è avvenuta a seguito di una verifica territoriale: Odescalchi è stato fermato durante un controllo. Trovato con uno spinello, considerato il precedente, i Carabinieri hanno deciso di procedere con una perquisizione domiciliare. 

La Scoperta

Nell’abitazione, dove l’uomo vive pur essendo residente in un’altra località, sono stati trovati 466 grammi di marijuana poi, in un’area del giardino del castello, in due piccole serre, le piante di altezza variabile tra i 40 e i 165 centimetri. 

Analogamente al passato, l’uomo ha iniziato ad agitarsi senza però ribellarsi al controllo e alla contestazione che gli è stata mossa. 

L’accusa

Le piante crescevano dentro due serre in modo del tutto naturale, senza che vi fossero strumenti o oggetti tali da far supporre una dedizione alla loro cura, né sono stati trovati in casa materiali che facessero pensare a una post-produzione dell’erba. 

Nonostante questo, l’accusa è quella di detenzione ai fini di spaccio e l’arresto è stato convalidato in direttissima e sono stati disposti i domiciliari. 

Il castello

Il castello Odescalchi di Santa Marinella è di proprietà dello zio di Andrea ed è da tempo location per cerimoni e matrimoni e chiuso alle normali visite turistiche, contrariamente al castello di Santa Severa, gestito dalla Regione Lazio.

 

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