Unicredit promuove un’offerta pubblica di scambio volontaria sulla totalità delle azioni di Banco Bpm. L’ annuncio in una nota diffusa dal gruppo. Il controvalore complessivo dell’offerta in caso di integrale adesione, sarà di 10.086.832.606 euro.   

L’ importo è pari alla valorizzazione ‘monetaria’ del corrispettivo, cioè 6,657 euro per azione di Banco Bpm,. La cifra tiene conto anche del prezzo ufficiale delle azioni di Unicredit nell’ultima seduta di venerdì scorso che è pari a 38,041 euro.

L’integrazione di Banco Bpm con Unicredit rappresenta, per entrambi, un’ opportunità di “crescita ideale”. E’ quanto si legge nel documento dell’offerta pubblica di scambio volontaria.   

Aderendo all’offerta, tutti gli azionisti di Banco Bpm trarrebbero “beneficio dall’aggregazione con Unicredit, in quanto diventerebbero protagonisti di una iniziativa imprenditoriale di eccellenza promossa da un autentico gruppo pan-europeo con presenza globale qual è il gruppo bancario UniCredit. L’ offerente avrebbe infatti la possibilità di accelerare e rafforzare ulteriormente la creazione di valore delineata nel piano strategico Unlocked 2022-2024 mediante l’aggregazione di una banca che presenta un profilo coerente con gli obiettivi strategici descritti”

“L’Europa ha bisogno di banche più forti e più grandi che la aiutino a sviluppare la propria economia e a competere contro gli altri principali blocchi economici. Grazie al lavoro svolto negli ultimi tre anni, UniCredit è ora ben posizionata per rispondere anche a questa sfida” osserv l’a.d. Andrea Orcel nel comunicato di presentazione dell’offerta di scambio su Banco Bpm.

Le tappe dell’offerta: chiusura a giugno

Documento alla Consob entro 20 giorni, richieste di autorizzazioni alle autorità italiane ed europee, assemblea ad aprile 2025 e possibile chiusura dell’operazione a giugno. Queste le principali ‘tappe’ dell’ops di Unicredit su Banco Bpm descritte nei documenti presentati dalla banca guidata da Orcel.   

In particolare, si legge nel documento, Unicredit conta di presentare a Consob il documento di Offerta entro il termine di 20 giorni di calendario dalla data odierna. Entro il medesimo termine presenterà le istanze per l’ottenimento delle autorizzazioni preventive nonché le necessarie comunicazioni e le istanze per l’ottenimento delle altre autorizzazioni a Bce, Banca d’Italia e Ivass anche per la quota di controllo in Anima (su cui Banco ha lanciato l’offerta lo scorso novembre) e le altre controllate.  

Ad aprile, il 10, sarà la volta dell’assemblea straordinaria che dovrà approvare l’aumento di capitale (pari al 13,9% del capitale sociale di Unicredit) di nuove azioni destinate a essere scambiate con quelle del Banco. Il Cda delibererà quindi l’aumento “nei più brevi tempi tecnici dopo l’ottenimento delle autorizzazioni preventive”.  

Il periodo di adesione sarà avviato successivamente alla pubblicazione del documento d’offerta. L’operazione, stima il gruppo, sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi” e con la maggior parte delle sinergie realizzate entro 24 mesi.

“Se completata, la transazione consentirà a Unicredit di accelerare ulteriormente la realizzazione di una crescita di qualità, sostenibile e di lungo termine. Rafforzerà sostanzialmente – viene precisato nella nota – la sua posizione in Italia assicurando allo stesso tempo gli investimenti per la clientela, nei canali di distribuzione e nella tecnologia di Banco BPM”. Il vantaggio di una combinazione è evidente da un punto di vista geografico, in quanto rafforzerebbe la presenza di Unicredit nel suo principale mercato domestico, che rappresenterebbe circa il 50% dell’utile netto combinato del Gruppo.    

Inoltre, Unicredit riconosce che Banco BPM ha conseguito una distintiva e solida performance operativa. “Questo primato non solo sarà mantenuto, ma sarà ulteriormente rafforzato in maniera significativa nel Gruppo combinato, supportato da una migliore efficienza, maggiori investimenti, una copertura dei rischi più conservativa e una posizione più forte di capitale. Ciò andrà a beneficio di tutti gli stakeholder”.

L’aggregazione di Banco Bpm conUniCredit,  permetterà la piena valorizzazione delle potenzialità dei due gruppi in Italia e un conseguente ulteriore rafforzamento di una solida realtà pan-europea, che diventerebbe la terza banca europea per capitalizzazione di mercato, si legge nella nota in cui viene annunciata l’ops volontaria.

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